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Cresce il numero dei visitatori al Musma

Al termine delle festività natalizie, il MUSMA conta oltre 600 presenze tra turisti (italiani e stranieri) e residenti, che dall’8 dicembre 2011 al primo fine settimana del mese di gennaio hanno varcato la soglia di Palazzo Pomarici per visitare la ricca collezione (400 opere tra sculture, ceramiche, multipli, gioielli, disegni, incisioni, libri d’artista) e le mostre temporanee, o per partecipare alle iniziative collaterali appositamente organizzate dal Museo in questo periodo.

Un numero di visitatori mai registrato a cavallo dell’anno nuovo. Dato apprezzabile soprattutto se si considera che, oltre agli appassionati d’arte che giungono a Matera per visitare il MUSMA, poco meno della metà delle presenze è composto da residenti: segnale di una crescita d’interesse verso l’istituzione museale e le sue attività, di conferma per scelte espositive volte a far luce sui contributi di quegli artisti che hanno segnato la storia della scultura del Novecento, di attestazione di stima verso una realtà, radicata nel territorio per la sua genesi e per le sue caratteristiche morfologiche ma dall’evidente vocazione internazionale.

Una peculiarità del MUSMA, quella dell’internazionalità della sua collezione, coniugata all’interesse per le autentiche realtà locali, che sembra riassunta dalla figura di Giacinto Cerone, artista lucano morto prematuramente a soli 47 anni, accolto orami a pieno titolo nella storia dell’arte. Se la retrospettiva alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma (24 giugno – 23 ottobre 2011) gli ha aperto le porte delle grandi collezioni, tanto da spingere tre gallerie della Capitale (Marchetti, Editalia e Valentina Bonomo) a dedicargli, tra novembre 2011 e febbraio 2012, un’attenzione senza precedenti, la mostra “GIACINTO CERONE E LA LUCANIA. Sculture e disegni dei primi anni”, allestita nelle Sale della Caccia e nella Biblioteca “V. Scheiwiller” del MUSMA, dall’8 dicembre 2011 al 28 gennaio 2012, ha inteso far luce sul rapporto di Cerone con la sua terra d’origine, imprescindibile elemento per comprendere il lavoro dell’artista performer, interprete di materiali e pratiche tradizionali e al contempo sperimentatore di nuove tecniche. Lo hanno compreso i numerosi cittadini di Melfi e di Sant’Arcangelo, giunti nella città dei Sassi per rendere omaggio al loro compaesano e coloro che hanno conosciuto personalmente Giacinto Cerone, ritrovando nelle sculture in gesso, moplen, ceramica e legno, nei disegni e negli oggetti di uso domestico, gli albori di una ricerca sui materiali che nasce dal suo forte radicamento nella terra lucana. La capacità manipolativa che il giovanissimo Cerone apprende a Melfi dal padre artigiano emerge anche dall’imponente Presepe drammatico (1996) allestito insieme a un gruppo di significativi disegni degli ultimi anni di lavoro nella Chiesa del Carmine collegata a Palazzo Lanfranchi, sotto l’ala della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata: una sinergia tra istituzione pubblica e privata che favorisce lo sviluppo culturale della città e che, nell’omaggio a Cerone, ha trovato ampi consensi di pubblico.

Apprezzato da abitudinari e nuovi visitatori il tradizionale invito alla rilettura del manufatto natalizio da parte di uno scultore contemporaneo, che quest’anno ha portato nel primo ipogeo del Museo la giovane artista romana, non a caso amica di Cerone, Barbara Salvucci e il suo PRESEPE TRASLUCENTE in resina, gesso e stoffa. Nella consueta prassi di dedicare ai presepi degli spazi espositivi, usanza quasi dovuta nel periodo natalizio soprattutto nei centri turistici, l’invito del MUSMA intende distinguersi per la volontà di offrire un apporto innovativo affidandosi a protagonisti consolidati ed emergenti in ambito contemporaneo. Se le punte di eccellenza raggiunte da Guido Strazza (Presepe blunotte, 2007) o Giulia Napoleone (Presepe sfolgorante, 2010) non sono ricordi lontani, la giovane Salvucci, classe 1970, allieva dello scultore Nunzio, propone una sua personale interpretazione della Sacra Famiglia mirando ad una tensione drammatica ottenuta attraverso la trasparenza della resina che modella in superfici curve e sinuose, scavate e sfuggenti come fantasmi, le sei figure del Presepe, poste nello spazio con un logico sovrapporsi di piani traslucidi di toni di colore a scalare tra il bianco e il grigio.

Di opposto impatto emotivo e di diversa cifra stilistica, l’Albero di Natale realizzato da Salvatore Cuschera: uno sfavillio di forme e colori su un’imponente struttura bianca, pronta ad accogliere all’ingresso i visitatori quasi si trattasse di un bigliettino da visita per un museo al cui interno c’è molto da aspettarsi. L’opera, preferita soprattutto dai bambini che con le loro famiglie hanno visitato il Museo, induce a ritenere che l’inedita iniziativa dell’ “Albero di Natale d’artista” possa prefigurarsi l’inizio di una nuova tradizione del Musma, al pari di quella del Presepe. Il confronto, poi, con la linearità e l’eleganza dell’Albero di Natale realizzato da Roberto Almagno, esposto al centro della Sala 1 e circondato dalle opere dei maestri Medardo Rosso, Arturo Martini, Pablo Picasso, Duilio Cambellotti, rafforza la convinzione che una semplice idea può originare risultati molto interessanti se la curiosità verso temi così abusati si sposa con la qualità di un lavoro votato alla ricerca.

Una parte del dato numerico è determinata dai giovanissimi visitatori che hanno preso parte all’attività ludica “MarcARTE in fiera”, svolta in due appuntamenti, il 23 e il 30 dicembre, a conferma che anche durante la sospensione dalle lezioni scolastiche, il MUSMA prosegue il proprio lavoro nell’ambito della Didattica museale che, sin da 2006, all’insegna dell’allegria e del divertimento, mira alla conoscenza delle opere, della collezione e dello sviluppo espressivo del secolo appena trascorso. L’attività ha coinvolto 72 bambini materani e in vacanza, entusiasti di giocare con bizzarre carte illustrate con le opere presenti nelle collezioni del Museo, di acquistarle con le “MONETINE MUSMA”, realizzate in creta, attraverso l’esercizio della memoria e dell’osservazione, di poter vincere i fischietti in terracotta della “Goccia” di Zengiro Azuma o i libri di favole scritte da Franco Palumbo, dopo una visita, appositamente preparata per la loro età, negli spazi espositivi.

Accolte con favore anche le iniziative promosse dal MUSMA durante le festività natalizie, non solo da parte del consueto flusso turistico che fa tappa a Matera per vivere il Natale nella suggestiva cornice dei Rioni Sassi, ma anche da parte dei residenti della città e della Provincia, che nelle diversificate proposte hanno trovato il proprio ambito di interesse. Soddisfazione per l’iniziativa “MUSMA on SHOPS. Sculture in vetrina”, occasione per il MUSMA di ampliare i propri limiti fisici e diffondere il proprio patrimonio (che annovera 400 opere esposte in mq. 2929 di Palazzo Pomarici), offrendo un contributo alla crescita culturale e turistica della città dei Sassi, attraverso un’ insolita modalità di fruizione dell’arte: passeggiare, dall’8 dicembre 2011 al 6 gennaio 2012, nelle vie del centro e scoprire delle opere d’arte nelle vetrine di 22 negozi,. La riuscita campagna pubblicitaria ha raggiunto la provincia e la vicina Puglia e prefigura la possibilità che questa idea possa contribuire ad incentivare la crescita economica della città. Commercianti soddisfatti di aver partecipato a questo progetto, passanti incuriositi dal singolare connubio tra articoli e sculture, stimolati a visitare il Museo e la sua collezione, pronti a suggerire possibili abbinamenti per future edizioni. Un’iniziativa che mira non solo a coinvolgere molti più esercizi commerciali, considerando le richieste di partecipazione da parte degli esercenti che non hanno aderito a questa prima edizione, ma anche a estenderne i tempi ad altri periodi dell’anno, valutando persino l’intervento diretto degli artisti nell’allestimento delle vetrine.

Infine, gli amanti della musica non sono stati disattesi dal concerto del duo MG_INC composto da Guido Ponzini e Myriam Farina, che si è esibito nella Sala Fazzini il 28 dicembre. Sfiorando le 150 presenze con il tutto esaurito per i posti a sedere (l’ingresso era su prenotazione), gli ascoltatori accorsi a Palazzo Pomarici sono stati numericamente al di sopra delle aspettative, dato che conferma la positiva strada intrapresa dal MUSMA di proporre iniziative musicali di valore, attente alla contemporaneità e alla qualità dei musicisti e dei compositori. Connotati che l’organizzazione ha individuato nell’esperimento musicale del duo MG_INC di accostare le sonorità timbriche di due strumenti molto diversi tra loro: viola da gamba e arpa. Interpretando in modo unico e inedito brani di musica contemporanea, il duo ha trovato il favore di un target ben più ampio, bendisposto al lungo viaggio sonoro che dalle sonorità minimaliste dello statunitense Philip Glass, attraversando la Francia di Yann Tiersen, è giunto nella calda Sicilia di Giovanni Sollima, sino alle atmosfere trasognate di Joe Hisaishi, Ryuchi Sakamoto e Nobuo Uematsu. Riuscite anche le aperture straordinarie previste nei fine settimana e nei giorni festivi: ulteriori occasioni per offrire ai turisti la possibilità di conoscere, tra le bellezze dei Sassi, un importante presidio culturale e consentire ai materani di dedicare qualche ora di vacanza nell’unico museo in grotta al mondo, presente nella propria città dal 2006.

 

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