BasilicataCronaca

Cresce la percentuale del lavoro irregolare in Basilicata

L’impressionante crescita del lavoro irregolare e sommerso che si è registrata negli ultimi 5 anni in Basilicata è un fenomeno, non solo, allarmante, ma è anche un segnale di profondo cambiamento nella cultura del lavoro nella nostra Regione. Recenti dati statistici affermano che la Basilicata, che nel non lontano 2006 aveva un tasso di irregolarità notevolmente al di sotto della media del mezzogiorno ed allineato a quella nazionale, nel giro di pochi anni è balzata ad una percentuale superiore di ben 4 punti a quella media delle regioni del Sud Italia e ben 10 punti a quella nazionale. Un fenomeno che ben viene individuato dalla proposta d’intenti di CGIL CISL e UIL “Obiettivo Basilicata 2012, patto di sistema per il lavoro e la crescita”, che considera le azioni di contrasto al lavoro irregolare come un punto programmatico a cui è fondamentale dare rapida attuazione, in una logica di ampia e leale collaborazione tra soggetti sociali ed istituzioni. Per evitare equivoci e dispersioni su un tema così importante e delicato, è quanto mai opportuno rinserrare la fila unitariamente, provare a definire una linea comune, ripartendo da quanto già contenuto nel Patto di Sistema Basilicata 2012. Ribadiamo, inoltre che il tema delle attività di contrasto al lavoro irregolare è un tema universale, intersettoriale, benché presenta alcuni picchi in alcuni settori quali l’edilizia, l’agricoltura il commercio etc.

Non da ultimo è opportuno ricordare, valorizzare e realizzare l’attenzione di importanti intese già definite, quali l’accordo tra CGIL CISL UIL di Basilicata e Confindustria in materia di sicurezza sul lavoro, legalità e appalti segnatamente nel settore delle costruzioni.

La CISL è convinta che fenomeni come il lavoro irregolare possono essere affrontati con successo solo attraverso un’azione comune e responsabile di tutti i soggetti sociali ed istituzionali, evitando inutili protagonismi ed improduttive fughe in avanti. Nella pratica, una strategia che supportata da un forte e valido strumento normativo, per ciò si plaude l’iniziativa del Consiglio Regionale che ha elaborato un disegno di legge regionale che prevede tra l’altro, così come richiesto dalla CISL, la costituzione di un fondo regionale per il contrasto al lavoro irregolare, la costituzione di una banca dati unica a disposizione delle forze dell’ordine e dei soggetti ispettivi e l’istituzione di un Osservatorio regionale, all’interno del quale sono previsti gli spazi per attuare le strategie di contrasto.

Si tratta di strumenti utili e concreti definiti nell’ambito di una iniziativa normativa che la CISL ritiene necessario sostenere nell’interesse di una lotta che dovrebbe vedere innanzitutto le Confederazioni sindacali unitariamente coese al raggiungimento dello scopo comune.

 

 

 

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