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Criminalità e disagio minorile

Anche se la Basilicata non raggiunge le proporzioni delle altre regioni in fatto di criminalità , il fenomeno da qualche tempo a questa parte comincia a radicarsi e a dare qualche preoccupazione per cui non va sottovalutato nè va abbassata la guardia, attraverso opportuni interventi di educazione e di prevenzione. Sono queste le risultanze di massima emerse dai lavori dell’incontro culturale sul tema “Criminalità minorile, territorio, recupero, prevenzione” che si è svolto nell’aula consiliare comunale, su iniziativa della Associazione artistico-culturale “P. Marrese” Gruppo Folk La Pacchianella e l’Università delle Tre Età di Pisticci, presenti con i rispettivi presidenti Giuseppe Adduci e Michele Sisto, che hanno formulato i saluti di rito, e con il patrocinio della Amministrazione Comunale di Pisticci. Ad introdurre i lavori del dibattito, moderato da Giuseppe Coniglio, il sindaco Vito Di Trani, che ha ribadito l’impegno costante della sua amministrazione negli interventi di controllo per l’ordine pubblico del territorio. Sugli aspetti sociali, didattici e pedagogici della criminalità minorile si è ampiamente soffermato il dirigente scolastico Domenico Miolla che ha pure analizzato l’importante ruolo che devono svolgere all’unisono la scuola, la famiglia e la società nell’azione di prevenzione e di recupero, per evitare che il fenomeno possa assumere dimensioni più ampie. Che tuttavia, al momento  almeno per quanto riguarda il territorio comunale, non è molto allarmante in tema di criminalità minorile, come ha spiegato la psicologa Carmen Centola, che ha pure relazionato sul ruolo importante che svolgono i Servizi Sociali del comune di Pisticci, nell’allestimento di un progetto autorevole per risolvere problemi legati al disagio giovanile, devianza, inserimento, educazione, frequenza scolastica, situazione familiare, tutti fattori che possono creare situazioni concrete di disagio e quindi di reato. Una interessante chiave di lettura sul fenomeno della criminalità minorile  è stata offerta dal Cap. Pietro Mennone, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Pisticci, che ha analizzato i vari tipi di reati, da quelli lievi ai più gravi e che ha pure fornito alcuni dati sull’attività di controllo del territorio per la prevenzione di attività illecite per impedire l’accesso di infiltrazioni mafiose. Anche l’on. Nicola Cataldo, nelle sue interessanti conclusioni, si è soffermato sull’importanza che oggi assume l’attività di educazione e prevenzione, precisando che la devianza può essere l’anticamera della criminalità minorile, attraverso lo stato di disagio e le tipiche manifestazioni di fastidio dell’età evolutiva. Ampliando la dinamica del suo qualificato intervento, il penalista ha esaminato i fenomeni più recenti dei flussi mafiosi  e della  criminalità in Lucania che assume proporzioni diverse in aree   geograficamente variegate e strategiche Di qui l’importanza che riveste sia la scuola che l’educazione. La serata culturale, che ha visto la presenza di un numeroso e qualificato uditorio, è stata allietata da un intermezzo musicale della brava cantante Lucia Lasalandra.

G. C.

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