Crisi idrica, la nota di Cavallo (Cisl Basilicata)
«Nel marzo del 2023, in occasione della Giornata internazionale dell’acqua, come Cisl invitammo le istituzioni a non sottovalutare i rischi connessi alla perdurante siccità che stava mettendo in ginocchio le regioni del Nord con danni incalcolabili alle colture e non solo. A distanza di quasi due anni possiamo dire che il nostro monito è rimasto colpevolmente inascoltato, con le conseguenze che vediamo ogni giorno sulla pelle delle famiglie e delle imprese lucane». È quanto sostiene il segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo. «Eppure, non era necessaria la palla di vetro per capire che l’emergenza idrica era una possibilità concreta senza l’adozione di contromisure preventive. Sarebbe bastato leggere i dati allarmanti diffusi in quegli stessi giorni dall’Associazione nazionale delle bonifiche, irrigazioni e miglioramenti fondiari. La crisi idrica – argomento Cavallo – viene da lontano: dalla mancanza di manutenzione degli invasi, che non si possono portare al limite per problemi tecnici, dalla mancanza di collegamenti tra gli invasi necessari per trasferire l’acqua da un invaso all’altro. Oggi che siamo in piena crisi idrica non possiamo che affidarci a misure tampone, ma allo stesso tempo occorre guardare al medio e lungo periodo premendo sull’acceleratore degli investimenti infrastrutturali per il completamento e la piena funzionalità dei grandi schemi idrici e per l’ammodernamento delle reti di distribuzione per incrementarne l’efficienza in linea con il Goal 6 dell’Agenda 2030».
Secondo il segretario della Cisl «una gestione ottimale di una risorsa scarsa come l’acqua, sia per uso civile che per uso irriguo e industriale, è sempre più una necessità improcrastinabile, anche alla luce dei cambiamenti climatici e dei sempre più pervasivi fenomeni di siccità e desertificazione del territorio, fenomeni che sono destinati a diventare strutturali. Occorre rispondere a questa sfida epocale – avverte il sindacalista – con spirito di leale collaborazione istituzionale, con una programmazione attenta delle risorse e con una gestione oculata e sostenibile che deve far leva sulla riqualificazione e sull’ammodernamento tecnologico delle reti di distribuzione all’ingrosso e al minuto della risorsa idrica. Nel 2024 è inaccettabile essere la prima regione in Italia per perdite nelle condotte mentre i rubinetti delle case sono a secco. Serve lavorare tutti insieme sapendo che i cambiamenti climatici ci porteranno sempre più ad utilizzare la risorsa idrica in maniera completamente diversa rispetto aI passato. Le risorse assegnate alla Basilicata dal PNRR per investimenti in infrastrutture primarie per la sicurezza dell’approvvigionamento idrico costituiscono una sfida che va colta fino in fondo per assicurare una gestione efficiente della risorsa per il prossimo futuro. Sprecare anche questa occasione sarebbe gravissimo», conclude Cavallo.