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CROB, Cisl Fp: “L’incertezza sul futuro dell’istituto figlia della mancata programmazione”

“La sospensione degli interventi chirurgici in oncologia al CROB di Rionero per mancanza di anestesisti è l’ultimo dei segnali che fanno ancor di più temere per il prosieguo delle attività e per il raggiungimento della mission dell’istituto. La paura che deriva anche dalla situazione attuale è figlia di una programmazione delle attività che ad oggi non fa rilevare dei risultati incoraggianti”. È quanto sostiene in una nota la Cisl Fp secondo cui “le risposte che l’OECI (Organisation of European Cancer Institutes), il ministero della Salute e l’Alleanza Contro il Cancro (la più grande rete di ricerca oncologica fondata dal ministero) si aspettano dall’istituto non possono essere ancora rimandate. Occorre dare risposte ai pazienti, non c’è da spiegare o promettere: in ambito di salute non è permesso”.

“Da anni il ministero della Salute, dopo aver confermato il riconoscimento di Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, chiede al Governo regionale di fare delle scelte: il CROB deve essere centro di eccellenza o non serve un istituto a metà tra un’attività clinica incompleta e una ricerca a singhiozzo. Come sindacato più volte abbiamo chiesto formalmente un incontro con il direttore scientifico per avere contezza della programmazione delle attività, di un piano della ricerca che preveda l’incremento del numero dei ricercatori e una dotazione organica che dia stabilità alla ricerca”.

Secondo la sigla sindacale della Cisl “non si possono presentare al ministero delle linee di ricerca e condurre dei progetti di ricerca, per vedere poi il personale costretto ad andare via per un inquadramento a tempo indeterminato altrove, senza un crono-programma per il raggiungimento dei risultati in ambito scientifico, che facciano almeno sperare di aumentare la produzione di pubblicazioni scientifiche in termini di impact factor, preso atto che si è notevolmente lontani dai 900 punti richiesti per la conferma in IRCCS. C’è bisogno, fra l’altro, di un supporto in termini di risorse umane e di ridurre le tempistiche per il reclutamento delle stesse, affinché sia assicurato il giusto supporto al paziente. Ben vengano i concorsi unici se raggiungono lo scopo di avere graduatorie pronte, disponibilità in tempi brevi e autorizzazioni per le assunzioni”.

Per la Cisl Fp “mettere il paziente al centro è lo sforzo che un’organizzazione sanitaria dovrebbe fare per garantire ai pazienti le migliori attenzioni e ottimizzare la loro soddisfazione. Continueremo a essere presenti in Regione con interlocuzioni con l’assessore alla Salute e saremo promotori di un confronto anche con i Comuni, sicuri del supporto e dell’attenzione che tutti vorranno assicurare per difendere un bene imprescindibile come quello della salute”.

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