Crob di Rionero, il servizio navetta non è operativo
“Non è possibile che il servizio della navetta non sia operativa, i pazienti che si sottopongono a radioterapia presso il Crob sono stati messi nelle condizioni di non potersi curare avendogli sottratto il diritto al trasporto gratuito di andata e ritorno per tutto il ciclo della radioterapia. La decisione di sospendere la navetta in questo momento non è tollerabile e non rientra nel più ampio progetto di una nuova organizzazione della oncologia territoriale”. E’ quanto denunciano i segretari dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi e Pino Giordano per i quali, “è un gesto di disattenzione verso i tanti cittadini che quotidianamente devono affrontare il doppio disagio di percorrere lunghe distanze e poi sottoporsi a terapie oncologiche. La decisione – proseguono i sindacalisti – è un segnale importante di insensibilità verso i pazienti oncologici e le loro famiglie. La Regione in questa fase non lavora e non sostiene le Aziende nel potenziare ed avvicinare ai cittadini l’offerta sanitaria, pur in una congiuntura economica particolarmente sfavorevole, che impone scelte che sappiano coniugare rigore e qualità della sanità. Per i cittadini dunque vi saranno penalizzazioni. Ci appelliamo al buon senso del Presidente della Giunta Regionale, Marcello Pittella, sostenendo che i lucani certamente non l’hanno eletto per far togliere i servizi di linea, in special modo dai paesi del materano verso la centrale Fiat ed il Crob di Rionero (Ospedale Oncologico) oppure, versi scali ed altri collegamenti di carattere sociale che collegano da sempre le colline con gli scali ferroviari, o la provincia di Matera. A meno da un mese dall’insediamento della nuova giunta regionale, la comunità lucana non si aspettava che tutti i problemi che gravano sulla Basilicata fossero risolti, ma almeno notare un segnale di discontinuità come fortemente espresso nelle campagne elettorali che hanno preceduto le elezioni, iniziando ad affrontare questioni di primaria importanza come quelli dei trasporti e della sanità. Invece assistiamo inermi ed impotenti ad usi e costumi atavici di una terra che non cambia mai. Al Presidente Pittella – concludono Tancredi e Giordano – parlando spesso di democrazia, chiediamo, se democrazia è il vivere in una regione dove, una persona, per curarsi, e’ obbligata a recarsi negli ospedali del nord Italia perché quelli in Basilicata sono irraggiungibili?”