Csail-Indignati: “L’inchiesta ‘ecomafia a sei zampe’ riapre antica ferita”
L’inchiesta, coraggiosamente definita ‘ecomafia a sei zampe’ che – esordisce Filippo Massaro – finalmente ha avuto oggi il merito di raccontarla ai cittadini, riapre l’antica ferita in Val d’Agri che è segnata dalla totale sfiducia sui controlli in materia ambientale. L’accusa dei magistrati rivolta agli undici indagati eccellenti è pesante al punto da coinvolgere direttamente la DDA: per almeno tre anni e mezzo l’Eni avrebbe smaltito in maniera illegale i rifiuti prodotti dal Centro Oli di Viggiano. Dunque si cosparge ancora sale su quella ferita attraverso una pesante denuncia che – continua Massaro – ci ricorda quella relativa allo smaltimento dei fanghi di Tempa Rossa 2 (anch’essa emersa e che si vorrebbe far finire nel dimenticatoio). Ancora una volta si evince l’assoluta inerzia incapacità ed inadeguatezza dell’azione Regionale dell’ex Governatore-sceicco De Filippo che di fatto ha sempre vergognosamente delegato alle compagnie – Eni in Val d’Agri e Total nel Sauro – il compito di controllore-controllato fino a quando non accade, meno male, l’auspicato intervento della Magistratura. Gli Indignati lucani continuano a chiedere a chi deve controllare su tutti i fattori (salute, ambiente, territorio) di farlo e si chiedono: e se non si fosse scoperchiato la pentola, la grave situazione di inquinamento dei terreni e di pericolo per la salute cui sono a conoscenza tantissimi cittadini dell’area industriale di Viggiano sarebbe rimasta sepolta come i fanghi di Tempa Rossa 2 ? Il presidente del Csail-Indignati Lucani, Filippo Massaro, più volte ha comunicato alla Magistratura, Guardia di Finanza , Carabinieri, Regione Basilicata ecc. che, negli anni 82-85 durante l’esecuzione dei Lavori per la realizzazione dell’Area Industriale di Viggiano (finanziati con la ex Legge 219/81) , sempre a notte inoltrata, addirittura quando nevicava, colonne di autotreni di provenienza ….. ? carichi di ………? che scaricavano sui terreni interessati ai suddetti lavori materiali per colmare il dislivello dell’area . Purtroppo nessuna risposta e nessun intervento di verifica in merito. I fenomeni di tumori sino ai casi di morte accertata a causa di tumori hanno assoluto bisogno di verità, chiarezza e giustizia per chi ha perso i propri congiunti.
Filippo Massaro – Csail Indignati Lucani