CSAIL, presentata proposta per il riutilizzo della clinica Pellettieri a Viggiano
Il presidente del Csail Filippo Massaro ha avuto ieri un incontro col Direttore Generale del Crob di Rionero, dott. Rocco Maglietta, per presentare la proposta di riutilizzo della struttura, da tempo abbandonata, ex Clinica Pellettieri a Viggiano, di proprietà dell’ASP–Potenza. In particolare, l’ing. Massaro ha chiesto di conoscere le modalità per l’istituzione concreta di un centro di “Chemioterapia” in Val d’Agri.
Il Direttore Generale del Crob ha spiegato la fattibilità dell’ottima idea progettuale e la disponibilità di concorrere con l’Asp di Potenza, se ne farà richiesta, per la realizzazione del centro con il distacco di personale medico altamente specializzato. La sensibilità espressa dal Dott. Maglietta, favorevole all’apertura del reparto con il costo quantificabile in alcune decine di migliaia di euro, che dovrebbe investire l’Asp-Potenza, può coronare le aspettative di migliaia di cittadini e familiari dell’Area Sud della Basilicata ammalati di tumori. “Non solo – sottolinea Massaro – l’utenza sarebbe di sicuro maggiore contando sui comprensori Vallo di Diano e persino dei territori della provincia di Cosenza. C’è poi un aspetto non secondario che riguarda la destinazione di uso per una struttura acquistata da anni dall’allora Azienda Sanitaria Locale n.2, ristrutturata ed ammodernata e diventata quindi simbolo di spreco tanto più grave in questi tempi di crisi con la richiesta ai cittadini lucani di pagare ticket onerosi. Pertanto rivolgiamo all’Assessore Martorano, al Direttore Generale, dott. Amendola, e al Direttore Sanitario dott. Cugno di farne richiesta alla Direzione del Crob di Rionero per velocizzare tale importantissima struttura.
Oltre alla importante ripartizione territoriale di chemioterapia per alleviare la sofferenza anche del lungo viaggio a migliaia di ammalati ed ai loro familiari, che purtroppo come è accaduto di recente sono a rischio incidenti stradali per raggiungere Rionero dai paesi molto distanti, si avrebbe una economia sociale-sanitaria-economica giusta, adeguata e umana, tenuto conto che la salute non può avere indicatori e parametri economici”.