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Cura epatite C, presentata mozione di Napoli e Castelluccio

Lo stanziamento di risorse finanziarie necessarie a garantire il trattamento farmacologico innovativo a tutti i cittadini residenti in Basilicata affetti da epatite C è la proposta del gruppo del Pdl-Fi in Consiglio regionale, contenuta in una mozione, illustrata oggi ai giornalisti, nel corso di una conferenza stampa, dal capogruppo Michele Napoli, presente anche il consigliere Paolo Castelluccio.
“E’ necessario – ha detto Napoli – uno screening aggiornato sulla diffusione dell’epatite C che in fase degenerativa provoca tumore al fegato e al pancreas con 4/5 mila i lucani interessati dalla malattia, escludendo i portatori sani”.
Nel corso della conferenza stampa Napoli ha parlato del “nuovo farmaco, il Sofosbuvir (nome commerciale Sovaldi) che ha un costo per l’intero ciclo terapeutico di 37mila euro e per l’eventuale utilizzo di questo farmaco si stima quindi un fabbisogno finanziario per la Regione Basilicata di circa 140 milioni di euro. Con la legge di stabilità 2015 il Governo ha istituito presso il Ministero della Salute un fondo destinato a concorrere al rimborso delle spese che i servizi sanitari regionali sostengono per l’acquisto dei farmaci innovativi (tra i quali figura il Sovaldi), prevedendo complessivamente uno stanziamento di 1 miliardo di euro per il 2015 e il 2016. Alcune Regioni italiane – ha detto – tra le quali la Toscana, hanno approvato provvedimenti in questo senso, mentre la Procura della Repubblica di Torino ha aperto un fascicolo a carico di ignoti con ipotesi di reato quali ‘omissioni di cure’ e ‘lesioni colpose’ con riferimento a quanti, pur avendone diritto e bisogno immediato, non avrebbero ricevuto la somministrazione del Sovaldi, quale terapia salvavita contro l’infezione da epatite C”.
Napoli ha anche sottolineato che “la proposta rappresenta una misura diretta alla salvaguardia della salute del cittadino con benefici sociali riferiti alla possibilità del paziente, con la guarigione, di continuare la propria vita affettiva in famiglia e nel lavoro e benefici direttamente sui costi della degenza ospedaliera (intorno ai 500 euro al giorno) e di eventuali interventi di trapianto di organo (circa 100mila euro)”.
“La Regione – ha concluso Napoli – potrebbe stipulare un contratto con la casa farmaceutica produttrice del farmaco salva vita che comunque ha il riconoscimento dell’Oms per eventuali risarcimenti in caso di mancati effetti positivi sul paziente. Ci aspettiamo dall’assessore Franconi che è esperta farmacologa una valutazione attenta della nostra proposta”.
Il consigliere Paolo Castelluccio ha affermato che “la situazione dei cittadini lucani affetti da epatite C è solo uno degli aspetti che rilevano una situazione di caduta dell’efficienza e appropriatezza delle cure da parte del Servizio sanitario regionale, come testimonia il rapporto Agenas, che fa retrocedere la Basilicata dal settimo posto del 2011 al 12esimo posto del 2013. A partire dalle malattie degenerative intendiamo – ha concluso – rilanciare l’impegno della Regione e delle Aziende sanitarie a rafforzare prestazioni e servizi”.

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