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Da hub Covid a Centri di vaccinazione estesa: la ASL di Bari converte i punti vaccino territoriali per avviare campagne di prevenzione dedicate ai giovani

Da hub dedicati alla campagna vaccinale contro il Covid a Centri di vaccinazione estesa. Questa la nuova vita dei punti vaccino territoriali della ASL che – impegnati ancora nelle somministrazioni anti Covid – sono stati convertiti anche in centri vaccinali aperti alla popolazione e dunque sono pronti ad avviare campagne di prevenzione mirate per i giovani.

Si parte domani con le prime somministrazioni contro l’infezione da papilloma virus (o HPV). In tutti gli hub territoriali della ASL il team di sorveglianza sanitaria del Dipartimento di prevenzione ha organizzato sedute dedicate di somministrazioni di vaccino contro l’HPV riservate a ragazzi e ragazze nati nel 2010, quindi di 12 anni compiuti.

“Abbiamo deciso di impiegare i punti vaccinali distribuiti sul territorio – dichiara il Direttore generale della ASL, Antonio Sanguedolce – per avviare questa importante campagna di prevenzione oncologica. Il vaccino contro il papilloma virus per le adolescenti riduce infatti del 90 per cento il rischio di insorgenza del tumore della cervice uterina nelle donne- aggiunge Sanguedolce – questo significa che la vaccinazione rappresenta un intervento di prevenzione in quanto può bloccare l’infezione da Hpv, a sua volta causa delle patologie oncologiche ad essa correlate”.

 

A organizzare le sedute vaccinali è il Dipartimento di prevenzione, in particolare il gruppo Scuole dell’Eic, Epidemic Intelligence Center della ASL, già impegnato sul fronte della sorveglianza sanitaria e della campagna vaccinale contro il Covid.

 

 “E’ importante – commenta il direttore del Dipartimento di prevenzione, Domenico Lagravinese – in questa fase di ripresa post pandemia continuare a mettere a disposizione le risorse impiegate nella emergenza sanitaria in favore di una estesa campagna di prevenzione indirizzata alle giovani generazioni”.

Le adesioni da parte delle famiglie dei minori da raggiungere con il vaccino sono state raccolte tramite tutti gli istituti scolastici che hanno fornito agli operatori sanitari gli elenchi dei ragazzi e delle ragazze.

A spiegare nel dettaglio come sono state organizzate le vaccinazioni, Letizia Rizzo, dirigente del Dipartimento di prevenzione e coordinatrice degli hub. “Il sistema di chiamata scuola per scuola – ha detto Rizzo – ha funzionato molto bene in tema di adesione con la vaccinazione anti Covid, specie per la fascia di età 12 -19 anni, la stessa a cui ci rivolgiamo per il papilloma virus. Per il momento le somministrazioni riguarderanno solo la coorte di età 2010, ma intendiamo recuperare progressivamente anche le altre fasce di età rimaste indietro”.

Le prime sedute si svolgeranno domani mattina nell’hub di Capurso Pala Padovano dove saranno accolti gli studenti e le studentesse della scuola “San Giovanni Bosco-Venisti”. Mentre il 22 e il 23 febbraio le vaccinazioni contro l’HPV si terranno all’interno dell’hub Fiera del Levante a Bari.

 

Che cos’è il papilloma virus?

Il papilloma virus (Human Papilloma Virus o HPV) è una delle infezioni più diffuse a trasmissione sessuale. Studi confermano che l’80% delle persone sessualmente attive si infetti nel corso della vita. Il virus è responsabile di tumori genitali, sia nella donna che nell’uomo, ed è quindi importante vaccinarsi anche per gli adolescenti di sesso maschile. Nelle donne, in particolare, l’infezione persistente da HPV può degenerare in carcinoma del collo dell’utero.

Perché è importante la vaccinazione?

Il vaccino contro l’HPV viene raccomandato all’inizio della pubertà, prima dell’attività sessuale.

Il ciclo vaccinale consta di 2 dosi a distanza di 6 mesi nei ragazzi fino a 14 anni.

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