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Dal 1 gennaio 2013 aumentano i tassi di usura su prestiti e mutui

“Aumentano dal 1° gennaio 2013 – ha affermato Marina Festa, Segretaria Provinciale dell’Adiconsum di Matera – i tassi di interesse sui prestiti alle famiglie e alle imprese, sulle aperture di conto corrente, sul leasing immobiliare e strumentale, sui mutui a tasso fisso e variabile. Rispetto ai dati del 1° gennaio 2012 (vedere tabella) – ha continuato Festa – vi è solo una diminuzione dell’1,13 % sui prestiti inerenti la cessione del quinto dello stipendio o della pensione e dello 0,12 % per l’acquisto delle autovetture con leasing. I nuovi tassi di interesse sono stati pubblicati con Decreto del 21 dicembre 2012 dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ai sensi della legge antiusura n. 108/96 e rimarranno in vigore fino al 31 marzo 2013. In base alla nuova tabella sale al 9,07 il tasso di usura sui mutui a tasso variabile e al 10,78 quello sui mutui a tasso fisso. Per quanto riguarda le altre categorie di operazioni, il tasso soglia è pari al 18,50% per i conti correnti fino a 5.000 euro e al 16,38% per quelli oltre i 5.000 euro, al 23,25% per gli scoperti senza affidamento fino a 1.500 euro e al 22,93% per quelli oltre.

Con il “Decreto sviluppo” del 13 maggio 2011, n. 70 – ha concluso Marina Festa – il tasso di usura o tasso soglia ha subito un incremento nel metodo di calcolo, penalizzando così i cittadini e le imprese. Precedentemente il tasso di usura, disciplinato dall’articolo 2, comma 4 della legge 108/96 veniva calcolato aumentando il tasso medio rilevato dalla Banca d’Italia + 50% del tasso medio stesso (esempio: tasso medio 6% + metà di 6 (3,00) = tasso soglia usura 9,00%); ora con l’introduzione del decreto Sviluppo il tasso di usura viene calcolato aumentando del 25 % il tasso medio rilevato dalla Banca d’Italia + 4 punti (esempio tasso medio 6% + 25% di 6 (1,5) + 4 = tasso soglia 11,5).

 

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