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Dalla ‘monnezza’ alla creazione di pupazzi e burattini

Sarà la “monnezza”, la protagonista del prossimo weekend (21 e 22 luglio) a San Severino Lucano. Dove il Cea Pollino metterà in campo il progetto “Monnezza, nientedimeno qualcuno ci gioca… addirittura qualcuno ci vive…”, Il progetto comprende una serie di laboratori creativi sul riciclo dei materiali di recupero, nelle attività saranno impegnati genitori e figli, che dopo aver realizzato burattini con materiale di recupero, impianteranno un vero e proprio spettacolo. Da anni il Ceapollino porta avanti nel teatro una propria ricerca espressiva dove l’esplorazione di tutti i materiali, naturali ed artificiali, è il fulcro di un percorso formativo che pone particolare attenzione al loro riutilizzo creativo. Attraverso la trasformazione di tutte le cose inutili destinate ad essere gettate nell’immondizia (scatole, stoffe, legni, bottiglie plastica, scarpe, vestiti vecchi,ecc.), prenderà vita in tutto il paese un piccolo circo fantastico.

Le attività laboratoriali saranno coordinate dai responsabili del Teatro Pane e Mate di Milano e coaudivati dagli educatori del Ceapollino: i partecipanti potranno sperimentare oltre all’esplorazione e la trasformazione creativa dei materiali più diversi, il linguaggio espressivo del teatro di figura (marot, pupazzi, burattini…) e sonoro. L’evento, oltre ad offrire attraverso i laboratori uno spunto importante per attivare nei cittadini una riflessione sul “valore dei rifiuti” e sul loro possibile riuso creativo, propone un momento di approfondimento con l’associazione “Matera chiama Africa”.

La sera di sabato 21 infatti, presso la sala consiliare del comune di San Severino, è previsto un incontro-testimonianza con i responsabili del progetto “A Mundzuku ka hina”: un laboratorio di comunicazione dedicato ai ragazzi di Hulene, il quartiere sorto intorno alla discarica di Maputo in Mozambico. Nel laboratorio, dove s’insegna fotografia, video ed elaborazione digitale delle immagini, si cerca d’intercettare l’intensa, a volte caotica, vitalità che i ragazzi esprimono. Attraverso le foto, i video ed i racconti, gli allievi riportano storie della loro vita, descrivono i personaggi che popolano la discarica e parlano del loro mondo unico, degradato, strano, ma intenso.

Uno sguardo che va oltre il pietismo e ci restituisce l’immagine di un popolo, che esprime una propria vitalità, una propria gioia e voglia di vita. In definitiva, quella proposta dal Ceapollino, è una due giorni di visioni altre e oltre i rifiuti, dove si avrà modo di riflettere e ragionare su un di consumo più critico e consapevole. Alla manifestazione, che può essere considerata un’anteprima del POLLINO TEATRO FESTIVAL che si terrà tra fine ottobre e inizi di novembre a San Severino lucano, ha aderito il Distretto di Economia Solidale “Il Filatoio” di Potenza.

 

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