‘Dall’altra parte della terra’
«È la storia di un viaggio, quello delle donne emigrate in Argentina, fatto di abbandoni, partenze, lunghi cammini, di terre sconosciute, di spaesamenti, di nostalgie che si trasformano in malattie dell’anima e del corpo, di voglia di tornare e di lingue ormai dimenticate; è la storia dell’Italia della fine dell’Ottocento e del primo Novecento».
Domenica 21 ottobre, alle ore 20, nel Teatro Comunale di Massafra, anteprima nazionale dello spettacolo “Dall’altra parte della terra”, la nuova produzione del Teatro Le Forche, regia di Giancarlo Luce, con Francesca Argentiero e Giuditta Giovinazzi. Lo spettacolo è liberamente ispirato alle ricerche storiche effettuate da Paola Cecchini “Terra promessa il sogno argentino” – Quaderni del Consiglio Regionale delle Marche” (anno XI – numero 77 – aprile 2006) ed al romanzo “Quando Dio ballava il tango” di Laura Pariani (Milano 2002).
È una storia che ci appartiene e che si ripete ciclicamente sulla terra per altri popoli di altre latitudini e che ineluttabilmente segna tutte le donne aggiungendo dolore quella parte di umanità femminile quasi per costrizione divina ma che invece deve riguardare la politica e la società.
Una storia fatta di piccole cose, di donne che costruiscono la loro forza nell’invisibilità degli spazi domestici e nella ripetitività dei riti quotidiani. Donne che hanno dovuto lottare con coraggio e tenacia per difendere la loro dignità, donne sole, capaci di grandi sacrifici, infaticabili lavoratrici, silenziose, decise e sicure custodi della memoria. Sono loro che ci hanno spinto a prendere la strada del ricordo e a narrare un passato che ci appartiene pur non avendolo personalmente vissuto, che ci determina e orienta i nostri passi verso il futuro…Una donna, un violoncello e il tango, tre anime in una sola, tre cuori ed un unico battito.
Francesca Argentiero è l’interprete che dà voce ai diversi personaggi dello spettacolo: la vecchia nonna Venturina “l’abbandonata” nella sua cascina padana; la giovane Teresa “la perdente” segnata da una infanzia negata; la bracciante pugliese innocente peones del “Nuovo Mondo”; la bella Anna Di Giorgio “tradita e dimenticata”; e Concetta, simbolo di eterna e mai superata condizione di sopportazione delle donne del mondo. Giuditta Giovinazzi è l’altra interprete, l’infanzia poetica della donna, delle sue note birichine e dolenti, curiose e innamorate, complici e sensibili del violoncello.
Mariella Putignano firma la scena, un indefinito luogo di arrivo e di partenza dove sostano casse da trasporto e valigie povere, di legno, i cui nodi sono orbi innesti della storia. Il costo del biglietto è di 5 euro. Per maggiori informazioni e prenotazioni: www.teatroleforche.com; 0998801932.