Danneggiato crocifisso ligneo a San Severo
Un atto vandalico in piena regola ai danni della statua di un Cristo del ‘600, conservato nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli, in piazza Cappuccini, a San Severo. Per questo episodio in uomo di 43 anni del posto, già noto alle forze di polizia, è stato denunciato in stato di irreperibilità perché accusato di essere l’autore del fatto. L’uomo, dopo essere entrato in chiesa, si sarebbe rivolto ai frati cappuccini chiedendo loro del denaro e, al rifiuto degli stessi, è andato in escandescenza, lanciando il messale ed altri oggetti sacri. Subito dopo è fuggito via.
“Abbiamo appreso direttamente dalla voce di Padre Luciano Lotti Guardiano del Convento dei Frati Cappuccini di San Severo, dell’orribile atto di violenza perpetrato al Cristo della Chiesa dei Cappuccini che è stato danneggiato gravemente da una persona prontamente identificata dalle Forze di Polizia. Siamo vicini con grande fratellanza a Padre Luciano Lotti ed a tutta la famiglia dei frati cappuccini, oltre che ai numerosi concittadini che giornalmente si recano in preghiera in una delle chiese più amate della nostra città. Per tutti questi motivi abbiamo deciso di lanciare una raccolta fondi per aiutare il Convento nei lavori di restauro del Cristo: l’Amministrazione Comunale per prima garantirà il proprio apporto ai frati: facciamo appello al buon cuore da sempre dimostrato dai sanseveresi in passato per porre in fretta il doveroso e giusto rimedio al notevole danno procurato”, ha detto il sindaco di San Severo, Francesco Miglio.
Il crocifisso ligneo è alto 138 cm ed i Frati Cappuccini al loro arrivo a San Severo agli inizi del XVII secolo lo hanno già trovato in città, perché secondo alcune fonti era custodito presso la Chiesa di Maria SS. delle Grazie, prima residenza dei Cappuccini a San Severo. Il crocifisso era già venerato dal popolo sanseverese, ed è scampato due volte a calamità naturali: dapprima nel 1617 restò miracolosamente salvo e intatto dopo essere stato colpito da un fulmine, mentre nel 1627 restò intatto dopo un terremoto.