Ddl modifica norme legge di stabilità, si dalle Commissioni
Con quattro distinte votazioni, le Commissioni permanenti del Consiglio regionale hanno espresso oggi parere favorevole a maggioranza (con i voti favorevoli di Pd, Pp, Cd, Ri, Psi e Pace del gruppo misto e il voto contrario di M5s, Lb-Fdi e Romaniello del Gruppo misto) su un disegno di legge della Giunta che modifica alcune norme della legge di stabilità regionale 2016. A seguito di una serie di osservazioni formulate dal Governo, che ha segnalato “il contrasto delle disposizioni segnalate con talune norme costituzionali”, la Giunta regionale ha raggruppato in questo disegno di legge alcune modifiche concordate con i Ministeri competenti per evitare l’impugnativa, a cui si aggiungono altre norme che modificano discipline di settore. In particolare, viene abrogata una norma delle legge di stabilità 2016 che prevedeva l’esenzione dal pagamento della tassa automobilistica per i veicoli ultraventennali di interesse storico e collezionistico. Vengono inoltre modificate alcune norme riguardanti la gestione dei rifiuti: per quanto riguarda gli incentivi per la raccolta differenziata si farà riferimento alle disposizioni previste dalle leggi nazionali, mentre non verranno modificate le parti dell’art. 46 della legge di stabilità che non sono state osservate dal Ministero dell’Ambiente. Adeguata anche la norma (art. 14 della legge regionale n. 26/2011) che riguarda il fondo di rotazione per la bonifica ed il ripristino ambientale delle discariche, per superare le criticità evidenziate dalla Commissione europea in ordine all’obbligo di completamento dei lavori di chiusura delle discariche non conformi alla normativa comunitaria. In materia di concessioni demaniali marittime, dopo le osservazioni del Ministero dell’Economia, l’art. 56 del collegato alla di stabilità viene modificato stabilendo che “è consentito mantenere per l’intero anno, fino al 31 dicembre 2019 le strutture funzionali delle attività balneari già operanti in regime di concessione demaniale marittima, purché siano di facile amovibilità”. Altre modifiche riguardano le procedure di nomina dei dirigenti dei distretti sanitari, le procedure per il riconoscimento della qualifica di operatore socio – sanitario ed i termini per il rilascio delle autorizzazioni per le strutture sanitarie private (che passano da 30 a 60 giorni). Abrogate, dopo le osservazioni del Ministero dell’Economia, anche le norme del collegato alla legge di stabilità che riguardavano la proroga delle graduatorie relative alle società partecipate della Regione (art. 82) e la trasformazione del rapporto di lavoro da determinato a indeterminato dei lavoratori provenienti dalle ex Comunità montane (art. 93). Modificate, infine, le procedure previste dall’art. 43 della legge regionale n. 24/07 per la vendita degli alloggi di edilizia residenziale pubblica.Sul disegno di legge della Giunta si è svolta anche una discussione di metodo. A parere di Lacorazza le modifiche alla legge di stabilità sono il frutto di una consolidata modalità di gestione degli emendamenti alle manovre finanziarie della Regione, che spesso produce accavallamenti tali da determinare rilievi dal parte del Governo e rischi di incostituzionalità. Per questo motivo Lacorazza ha riproposto la necessità di approvare alcune modifiche al Regolamento interno del Consiglio regionale (varate a suo tempo dalla Giunta per il Regolamento ma rimandate dall’Aula all’attenzione delle Commissioni) per meglio definire le modalità e i tempi per la presentazione del maxi emendamento della Giunta e degli emendamenti dei consiglieri. A suo parere per il buon andamento del percorso legislativo occorre individuare una soluzione condivisa che permetta a tutti di valutare gli emendamenti.
A parere di Rosa, al di là delle correzioni dovute alla fretta, quando si propongono più di dieci modifiche alla legge di stabilità vuol dire che la situazione è estremamente grave e si sommano superficialità e improvvisazione. Mentre Spadae Pietrantuono hanno sottolineato che non tutto dipende dalla fretta e ci sono anche modifiche proposte dalla Giunta regionale che prescindono dalle osservazioni del Governo. Perrino ha chiesto di esaminare in maniera approfondita le proposte di modifica, anche per capire se possono comportare problemi nell’azione amministrativa. Pace ha annunciato che la prima Commissione invierà una nota al presidente del Consiglio regionale Mollica per chiedergli di riattivare la procedura per la modifica del regolamento.
Alla riunione congiunta delle Commissioni, presieduta dal vicepresidente della prima Commissione Aurelio Pace, hanno partecipato i presidenti della seconda, della terza e della quarta Commissione, Gianni Rosa (Lb-Fdi), Francesco Pietrantuono (Psi) e Luigi Bradascio (Pp), ed i consiglieri Carmine Miranda Castelgrande, Vincenzo Robortella, Mario Polese, Piero Lacorazza, Vito Giuzio e Achille Spada (Pd), Nicola Benedetto (Cd), Paolo Galante (Ri), Gianni Leggieri e Giovanni Perrino (M5s) e Giannino Romaniello (Gm).