La decadenza ‘continua’ del comune di Ruoti
“Quella del Comune di Ruoti sembra davvero paragonabile ad una decadenza continua. Altro che cause d’incompatibilità che vorrebbero palesare sulla mia persona per mettere a tacere la mia costante e sempre motivata azione di opposizione”. È quanto afferma il capogruppo di Ruoti Unita, Franco Gentilesca. “In una barzelletta senza fine, il Consiglio Comunale lunedì dovrà discutere, come da indicazione del Sindaco Salinardi e far passare, come legittima, la mia incompatibilità da consigliere comunale di Ruoti, infischiandosene persino di una articolata ed inconfutabile nota prefettizia che ha ben chiarito i contorni della vicenda.
Il Consiglio Comunale dovrà discutere e pronunciarsi definitivamente in ordine alla sussistenza dell’incompatibilità per i fatti contestati con precedente delibera 53/2014. Insomma il Sindaco spiega che “dovrà essere il Consiglio comunale e solo il Consiglio quale unico, competente e massimo organo a dover valutare e decidere”. Un atto di arroganza bello e buono – spiega ancora Gentilesca – più o meno in linea con l’operato dell’Amministrazione al punto da intimarmi che in assenza della rimozione delle cause di incompatibilità procederanno alla decadenza con relativa e contestuale surroga. Una barzelletta che prende le mosse dal ricorso che ho presentato al Tar nella veste di consigliere comunale eletto dai cittadini, per l’annullamento previa sospensione del verbale di gara dei lavori di recupero e riqualificazione dell’ex Taverna Foj, per i quali dopo tre giorni di lavori già sono stati elargiti in tutta fretta oltre 18000,OO euro. La prefettura di Potenza ha chiarito – senza alcun dubbio – che l’articolo 2 del d.lgs 267/2000 sancisce che l’incompatibilità non si applica agli amministratori per fatti connessi con l’esercizio del mandato. Una verità che va di traverso al sindaco Salinardi e alla sua amministrazione ma che è una verità sancita e dunque immodificabile. La deroga all’ipotesi di incompatibilità sussiste – ha spiegato la Prefettura – tutte le volte che l’amministratore abbia agito nell’interesse pubblico ampiamente inteso e non già nell’interesse personale. La ratio della norma – se ne faccia una ragione il sindaco di Ruoti – e’ quella di evitare situazioni di conflitto tra interessi personali e pubblici. Nella giurisprudenza che tratta la nozione di fatti connessi all’esercizio di mandato e’ costante il riferimento alla necessità che esso sia comunque collegato agli interessi della collettività. Altro che lite pendente. Nella vicenda in specie non ho – continua ancora Gentilesca – alcun interesse se non nella mia funzione di consigliere comunale. Il ricorso al Tar e’ finalizzato a tutelare il diritto collettivo dell’aggiudicazione dell’appalto per il quale ho chiesto un parere all’Autorità anti corruzione Anac per eventuali responsabilità. Ebbene, risulterebbe che la stazione appaltante dovrebbe individuare gli operatori economici da consultare sulla base di informazioni riguardanti caratteristiche di qualificazione economico – finanziaria – tecnica derivanti dal mercato. Per tali procedure i criteri di scelta del contraente dovrebbero essere posseduti a monte dell’invito. Non proprio quello avvenuto nel caso di Taverna Foj. Viene cioè sancito il divieto di invitare candidati che non hanno i requisiti richiesti, atteso che la stazione appaltante dovrebbe invitare alle procedure negoziate senza bando soggetti che sono già in possesso dei requisiti. Altro che lite pendete: se ne faccia una ragione Salinardi e l’Amministrazione. Saranno gli organi competenti a far chiarezza e punire eventuali responsabilità civili, penali ed erariali. Il sottoscritto resterà tra i banchi del Consiglio più attento che mai a tutelare gli interessi dei cittadini, ancorchè non ho nessuna incompatibilità da rimuovere”.
Franco Gentilesca – Consigliere comunale Ruoti unita