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Deciso il taglio dei livelli occupazionali e di reddito dei servizi del ‘San Carlo’ di Potenza

“Il temuto taglio ai livelli occupazionali e di reddito conseguenti all’appalto dei servizi dell’ospedale San Carlo di Potenza, già denunciati alla stazione appaltante, è ormai una realtà”. È quanto fanno sapere i segretari regionali Filcams Cgil Pasquale Paolino, UilTucs Rocco Della Luna e Fisascat Cisl Aurora Blanca.
“Negli incontri che si sono succeduti nei giorni scorsi all’Ispettorato del lavoro con le aziende aggiudicatarie dell’appalto ponte – affermano – è emerso un taglio di oltre 25.000 ore determinando una riduzione dei contratti che attualmente hanno i 260 lavoratori impiegati nel servizio, in deroga a quanto previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro e dalla legge regionale.
Si tratta di una riduzione delle ore lavorate – specialmente per gli addetti del servizio di pulizia e di ausiliariato – pari almeno al 30% delle ore assegnate. Una situazione inaccettabile per dei lavoratori il cui salario di appena 500 euro al mese, già oggi non consente di raggiungere livelli di vita dignitosi.
Un danno oltretutto prevedibile dalla stazione appaltante la quale ha fatto ricorso a un elenco generale omnicomprensivo di tutti i servizi erogati al San Carlo, sebbene gli appalti siano distinti, e che fra l’altro non indica gli orari in godimento a ogni lavoratore. Tutto ciò, unito al ricorso alla formula del massimo ribasso e alla suddivisione di un unico appalto in tre, ha conseguenze dirette sull’anello più debole della catena degli appalti, ovvero i lavoratori.
Come sindacati denunciamo ancora una volta il sistema debole degli appalti in Basilicata e chiediamo al presidente regionale Pittella di farsi carico di tale situazione aprendo immediatamente, prima dell’incontro di domani martedì 29 agosto 2017 presso l’Ispettorato del lavoro, un tavolo di concertazione con le organizzazioni sindacali, per ricercare una soluzione utile alla salvaguardia dei livelli occupazionali e di reddito.
Ormai da prassi la discussione dei tavoli in materia di appalti si riduce alla mera trattazione della decurtazione dei salari senza alcuno spazio per il miglioramento delle condizioni di lavoro degli addetti, comprese quelle economiche. Più volte, al fine di evitare la riduzione delle ore e degli stipendi – concludono Paolino, Della Luna e Blanca – è stato informato il direttore generale dell’azienda ospedaliera San Carlo che ha fatto orecchie da mercante, ignorando completamente la vertenza che riguarda sia i lavoratori sia la qualità del servizio offerto”.

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