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Decreto affitti brevi, Basilicata sempre regione più virtuosa d’Italia

A poche settimane per adeguarsi al nuovo decreto legge che, dal 1° gennaio 2025, prevederà che qualsiasi unità immobiliare destinata alla locazione turistica sia munita del cosiddetto CIN, ovvero il Codice Identificativo Nazionale, nonché della dotazione minima dispositivi di sicurezza e la presentazione al Comune della Segnalazione Certificato di Inizio Attività (SCIA), in Italia 4 strutture su 10 sono ancora fuorilegge.

Ma non la Basilicata che all’opposto risulta essere la regione più virtuosa d’Italia, infatti delle 2260 strutture registrate ad oggi 1915, ovvero l’84,73%, hanno già ottenuto il CIN e adempiuto a tutti gli obblighi che il decreto stabilisce. Percentuale ben oltre la media nazionale che invece fotografa una situazione nella quale delle 548783 strutture soltanto il 63,56% (348.797 strutture) ha regolarizzato la posizione, con il 36,44% invece ancora attardate e che quindi rischiano probabili, se non quasi certe (considerati i tempi necessari alle pratiche) sanzioni “sino a 10mila euro” evidenzia l’avvocato Gennaro Sposato dello studio interdisciplinare Rödl & Partner,

Nella classifica per Regioni, stilata coi dati del Ministero del Turismo aggiornati ad oggi, la maglia nera va al Friuli Venezia Giulia dove ben il 60% delle strutture non ha il CIN, seguita dalle Marche con il 45%, poi Liguria con il 44%, Abruzzo (42%), Puglia (41%), Umbria e Veneto (38%), Sicilia e Calabria (37%), Piemonte e Toscana (36%), Lazio, Lombardia ed Emilia-Romagna (32%), Sardegna (31%) e Molise (29%). Tra le regioni più virtuose spicca la Basilicata dove più dell’84% dei titolari ha già provveduto alla richiesta del CIN, così come sono in ottima posizione Trentino-Alto Adige e Valle d’Aosta (74%) e Campania (72%), a completare il podio. La Basilicata con l’85% circa è, come detto, la più virtuosa d’Italia insieme a Trentino Alto Adige (74%), Valle d’Aosta (74%), e Campania (72%)

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