Il Decreto Sud è legge: soddisfazione di Confindustria Basilicata
Confindustria Basilicata esprime apprezzamento per le l’approvazione della legge di conversione del decreto Mezzogiorno, che ieri sera ha avuto il via libera definitivo a Palazzo Madama: un pacchetto di misure che impegna risorse pari a 124 miliardi di euro per il Sud, con interventi specifici a favore delle imprese.
“Ne apprezziamo non solo la portata simbolica, come provvedimento che finalmente rimette al centro le questioni relative allo sviluppo del Mezzogiorno – ha commentato il presidente d Confindustria Basilicata, Pasquale Lorusso – ma anche la validità delle misure in esso contenute, che raccolgono le proposte avanzate dalle imprese”.
Come le modifiche al credito d’imposta per gli investimenti, che consentiranno di superare i vincoli che ne avevano condizionato l’operatività nei primi mesi di funzionamento. Il credito d’imposta sarà pari al 45% per le piccole, al 35% per le medie e al 25% per le grandi. L’incremento è reso possibile dai fondi stanziati nella legge di Bilancio, pari a 617 mln l’anno per 4 anni. Uno strumento che potrà favorire nell’immediato nuovi investimenti, anche dall’estero, indirettamente stimolare la crescita dell’occupazione e quindi consolidare i segnali di ripartenza registrati dallo Svimez.
“Abbiamo, poi, un motivo aggiuntivo per essere soddisfatti del testo approvato in via definitiva al Senato”, ha aggiunto Lorusso. Esso contiene, infatti, l’emendamento presentato dal deputato Cosimo Latronico che prevede la nascita, in via sperimentale, del programma “Magna Grecia – Matera verso il Mediterraneo”, per finanziare specifici progetti per la valorizzazione del ruolo di Matera Capitale della Cultura. L’articolo 7 della legge di conversione del decreto Sud prevede l’istituzione di un apposito fondo nello stato di previsione del Ministero dei Beni e delle Attività culturali, con una dotazione di 400 mila euro per ciascuno degli anni del triennio 2017 – 2019. “Un provvedimento che riteniamo importante perché, riconoscendo a Matera il ruolo di città porta del Mediterraneo, mira a stimolare la nascita di un sistema culturale integrato, allacciando lo sviluppo della costa Jonica a quello di Matera Capitale europea della Cultura 2019. Un tassello di quel mosaico che tutti dovrebbero provare a costruire per allargare le ricadute di Matera 2019 a tutto il territorio, per trasformare questa grande sfida in un’occasione di crescita per tutta la regione”.