Demanio marittimo, Berlinguer rassicura gli operatori balneari
Anche la Basilicata ha partecipato, con l’assessore al ramo, Aldo Berlinguer, alla Conferenza delle Regioni per discutere sul demanio marittimo. Ed ha rinnovato la propria adesione al documento approvato da tutti gli assessori regionali all’ambiente, con il quale si sollecita il Governo, e in particolare il Ministro agli Affari Regionali, affinché si provveda urgentemente alla convocazione del Tavolo interministeriale per un confronto sui contenuti della disciplina di settore.
“Ci sono grandi ritardi normativi che si sono accumulati negli anni – afferma l’assessore Berlinguer – e che rischiano di provocare pesanti conseguenze economiche a chi opera in questo settore, ai concessionari e ai cittadini. L’incertezza regna sovrana e impedisce agli operatori lucani di programmare investimenti che potrebbero portare anche nuova occupazione. Le preoccupazioni delle regioni, come già espresse in un documento dello scorso anno, riguardano non solo il comparto turistico ricreativo ma anche le altre attività che utilizzano il demanio marittimo, come i porti turistici, i cantieri, la pesca e l’acquacoltura. E’ trascorso più di un anno dalla richiesta delle regioni italiane di aprire un tavolo di confronto con il Governo per affrontare queste problematiche. La recente nomina del Ministro per gli Affari regionali consente finalmente di individuare un interlocutore in grado di coordinare i diversi Dicasteri coinvolti sul tema”.
La scadenza ormai prossima della pronuncia della Corte di Giustizia Europea relativamente alla proroga al 2020 non impedisce il fatto che si inizi a lavorare congiuntamente per impostare un quadro normativo coerente con i principi comunitari e che garantisca una prospettiva futura alle attività economiche e sociali concessionarie del demanio marittimo.
“Nel frattempo – aggiunge Berlinguer – dobbiamo farci parte diligente affinché si dia completa attuazione alle procedure di revisione delle zone del demanio marittimo ai sensi della legge 125/2015. La Basilicata sta facendo la sua parte, assieme ad altre quattro Regioni. Le altre si affrettino e le strutture statali interessate (Ministeri Infrastrutture e Ambiente, Agenzia del Demanio e del Territorio) assumano un ruolo attivo anche per ciò che attiene gli aspetti dominicali. Sta passando troppo tempo e a farne le spese sono tutti: l’ambiente, il turismo, gli operatori balneari”.