Depuratori e reti idriche, l’assessore Curcuruto incontra i rappresentanti dei comuni di Bari, Gallipoli e Porto Cesareo
L’assessore ai Lavori Pubblici Anna Maria Curcuruto ha tenuto ieri una riunione con i rappresentanti di tre comuni per i quali ci sono criticità per la depurazione, per le acque di balneazione o per l’approvvigionamento idrico. Si tratta di Bari, Porto Cesareo e Gallipoli (Le). All’incontro hanno preso parte anche i rappresentanti di Aqp e Autorità idrica.
Per il Comune di Bari è stato fatto il punto sulla situazione dei due depuratori, quello Ovest e quello Est. Per il depuratore Ovest, situato al San Paolo, è stata verificata la possibilità di separare le acque provenienti dalla zona industriale Asi di Bari-Modugno che dovrà essere dotata di un depuratore autonomo. “Questo permetterebbe – ha spiegato l’assessore – di alleggerire di 80.000 unità/abitante il depuratore Ovest, che sarebbe così in grado di sopportare un sovraccarico equivalente di reflui solo urbani. Il nuovo depuratore Asi sarebbe invece vocato all’affinamento di acque per usi civili e industriali”.
Per il potenziamento e l’affinamento di Bari Ovest ci sono a disposizione 35 milioni di euro, oltre a 6 milioni per la nuova condotta
sottomarina. Per Bari Est, a Japigia, invece ci sono a disposizione 25 milioni di euro oltre a 5 per la condotta sottomarina. L’impianto, che serve anche altri comuni del circondario, una volta potenziato e rinnovato con le linee di affinamento potrà così essere collegato alle reti irrigue del Consorzio di Bonifica “con il quale – spiega l’assessore – auspico un accordo a breve”.
Per Porto Cesareo è stato stabilito di separare la rete di approvvigionamento idrico da quella di Torre Lapillo. Sono già in corso appalti per la realizzazione di fogna e reti idriche. A Gallipoli è stata già finanziata la condotta a mare e per la sua realizzazione è in corso un appalto per gli studi meteo marini. Il Comune ha già partecipato ad un altro bando per processi innovativi per portare reflui altrove per minimizzare lo scarico a mare in attesa della realizzazione della condotta sottomarina.