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Diabetici, insieme agli holter arriva un percorso diagnostico e terapeutico più snello

Per i diabetici le novità sono due. Insieme agli holter glicemici (il cui collaudo è cominciato oggi) i pazienti del Materano possono contare su procedure di presa in carico, diagnosi e cura molto più rapide che nel passato.  Come ha ieri preannunciato nel corso di distinti incontri con esponenti del mondo associativo dei diabetici, il Direttore Generale Pietro Quinto ha adottato oggi un provvedimento che individua due medici diabetologi quali referenti per questa purtroppo diffusa malattia:
– il dott. Roberto Morea per l’ambito Bradano Medio-Basento e città di Matera
– il dott. Pasquale Bellitti per l’ambito Collina Materana-Metapontino.
A questi due medici l’Azienda ha attestato la responsabilità di prescrivere ed autorizzare la fornitura dei dispositivi e degli ausili necessari per la migliore gestione del paziente diabetico, anche di quelli provenienti e/o precedentemente gestiti da strutture extraregionali. Saranno perciò il dott. Morea ed il Dott. Bellitti ad apporre il visto di conformità e regolarità sulle relative fatture per la liquidazione, nel rispetto delle norme nazionali e regionali in materia, oltre che dei criteri di appropriatezza previsti dalle linee guida delle società scientifiche di riferimento.
I Direttori dei Distretti ed il Coordinatore dell’Unità Protesica, Dr. Luigi Dicandia, provvederanno al successivo controllo  sull’andamento della attività prescrittiva, al fine di verificare la rispondenza delle prescrizioni e delle relative autorizzazioni alle norme nazionali e regionali in materia ed i relativi costi.
“E’ un segno tangibile di attenzione alle problematiche dei diabetici -sottolinea il Direttore Generale Pietro Quinto-, poiché l’Azienda non si limita a fornire ausilii ai pazienti, questione su cui pure vi è stata qualche incomprensione nel recente passato, ma si preoccupa di accorciare al massimo il tempo che intercorre fra la presa in carico ed il momento diagnostico e terapeutico. Lo facciamo -spiega il manager- individuando due noti diabetologici e dando loro l’autonomia gestionale necessaria e la piena responsabilità di rispondere celermente a questi bisogni”.

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