Dialisi Tinchi, lavori completati secondo programma
Ancora una non verità. La ASM appalta in project financing la costruzione della nuova supermoderna dialisi a Tinchi: bando e aggiudicazione in tempi record. Controlla a tappeto i lavori dell’impresa aggiudicataria. La dialisi viene completata come da programma. Ma ieri, tuttavia, incredibilmente, il comitato di difesa dell’ospedale di Tinchi si è letteralmente inventato un nuovo problema, uno ad hoc: i tempi di autorizzazione e accreditamento della dialisi. Ovviamente (ci mancherebbe altro), senza un accenno alle procedure dettate dalla legge regionale n. 28 del 2000, che regolamenta il sistema di autorizzazioni e accreditamento delle strutture sanitarie pubbliche e private, precondizioni tassative per avviare qualunque attività medica.
Vediamo come funziona:
– completati i lavori ed ottenuti i collaudi statico e tecnico amministrativo, il soggetto gestore (la Spindial) può presentare alla Regione Basilicata domanda di autorizzazione all’esercizio della dialisi.
– le apposite strutture regionali procedono nei termini previsti dalla legge alle verifiche e alla successiva emissione del provvedimento autorizzativo.
E’ ciò che sta avvenendo. Forse si dimentica che la dialisi di Tinchi è una struttura modernissima, che richiede controlli e verifiche complesse necessarie a garantire ai pazienti che le prestazioni di dialisi rispettino standard di altissima qualità e sicurezza.
Non esiste perciò un allungamento dei tempi: è la legge regionale a dettarli. Del resto, come si può ragionevolmente pensare che la commissione di verifica della regione Basilicata possa effettuare controlli su una struttura sanitaria se questa non viene prima completata nel rispetto di tutte le procedure? È evidente, perciò, che l’avvio dell’iter di autorizzazione per l’accreditamento non poteva partire prima della costruzione della dialisi. Basta la logica.
Stupisce, tuttavia, come il Comitato possa lanciarsi in un’accusa tanto infondata, parlando di un ritardo tecnicamente inesistente, senza citare (ed è grave ) la legge regionale 28 del 2000 o non conoscendola affatto (e sarebbe ancor più preoccupante). La Asm e la Regione Basilicata hanno rispettato tutti gli impegni assunti: finanziamento dell’opera (promessa mantenuta dal Presidente Pittella durante gli incontri con le comunità locali), appalto rapidissimo dei lavori, realizzazione da guinness dei primati dell’opera. Non potendo contestare altro ci si appiglia al nulla. Davvero stupefacente.
Le attività di dialisi, appena ottenuto l’accreditamento e l’autorizzazione (le cui procedure sono già state avviate dall’impresa concessionaria), partiranno un minuto dopo il taglio del nastro.