BasilicataCronaca

Dichiarato lo stato d’agitazione della Polizia Penitenziaria lucana

“La segreteria regionale dell’UGL polizia penitenziaria, proclama lo stato di agitazione del settore a tempo indeterminato e fin quando non si otterrà chiarezza in merito alle modalità di scelta del personale del dipartimento lucano da inviare ai corsi di aggiornamento e formazione professionale. L’UGL perennemente denuncia l’abbandono delle strutture del nostro territorio da parte di un provveditore regionale che, in forza alla nostra regione, si occupa da tempo dei problemi della vicina regione Calabria, regione grande e complessa per ragioni logistiche e non solo”. E’ quanto dichiara il segretario regionale della federazione lucana UGL Polizia penitenziaria, Vito Messina per il quale, “i nostri dubbi sono stati esposti invanamente anche alle direzioni periferiche: l’impegno e l’attenzione della dirigenza penitenziaria viene accentrato in altri territori a discapito della nostra regione già con molteplici problemi del settore. L’UGL P.P. – prosegue il segretario Messina -, non ci sta a sottacere anche per il mancato rispetto degli accordi presi in materia di formazione professionale. Inoltre và ricordato che l’o.s., lotta per il rispetto sia delle pari opportunità, sia di tutto quell’accordo di garanzia previsto dal C.C.N.L.. Per il momento – conclude il leader dell’UGL, Messina – annunciamo lo stato di agitazione: se non si avranno effetti e risposte immediate a quanto denunciato, l’UGL metterà al vaglio altre iniziative più incisive affinché venga estromesso tale anomalo ed unico caso di cattiva gestione dell’amministrazione pubblica. Rammarico registriamo inoltre per il silenzio assordante del provveditorato regionale, il quale a nostro parere, è garante della buona gestione e per tutti: purtroppo, impegnato e ‘distratto’ per altre situazioni, l’UGL ritiene quindi che, ‘quando il gatto non c’è i topi ballano’”.

 

 

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