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La differenza tra melfitani e potentini secondo Valvano

“Mentre i cittadini di Melfi, Matera o Chiaromonte sono orgogliosi e amano la loro città, con tutte le difficoltà, le carenze, le contraddizioni di cui soffrono in questo momento, identificandosi con esse, i potentini di diversa cultura, età ed estrazione sociale, da me consultati, provano sentimenti di tutt’altro genere. Non è un giudizio avverso all’amministrazione Santarsiero, che ha fatto quello che ha potuto in un contesto da “mission impossible”‘ ereditato dal passato. Ma è semplicemente un dato di fatto, che emerge inequivocabilmente ascoltando le voci disinteressate, alle porte della più importante competizione elettorale amministrativa in Basilicata. É un sentimento affatto trascurabile, che dovrebbe orientare le scelte di tutti coloro che hanno responsabilità politica. Prima degli equilibrismi delle correnti, i partiti, dico i partiti e solo i partiti, senza aggiunte e annacquamenti, hanno il dovere di individuare uomini e definire programmi capaci di far reinnamorare i cittadini della loro città.” E’ quanto sostiene in una nota il segretario regionale del Psi e sindaco di Melfi, Livio Valvano. “Oggi Potenza non é una bella città – precisa Valvano- Il centrosinistra non é una bella coalizione. La tattica pre-elettorale non é un belvedere. Non si può non condividere l’esortazione pubblica di Paolo Albano che nell’invitare tutti a concentrarsi su una visione condivisa di città, su cui costruire azioni programmatiche e coalizioni, implicitamente mette a nudo il ritardo delle forze politiche, soprattutto di quelle che si considerano “grandi”, ma che di grande indubbiamente hanno la sete di potere, potere vissuto come fine anziché come strumento da maneggiare con cura e leggerezza, come insegnano le dimenticate raccomandazioni liberali del passato, oggi più che mai attuali nella nostra afflitta Basilicata”. “Si fa ancora in tempo per fare di Potenza un sistema urbano in grado di dare servizi e risposte di accoglienza ai cittadini e ai tanti che vi si recano per lavorare? – continua Valvano – É possibile fare di Potenza una città capace di coinvolgere gli altri comuni, anziché essere percepita come la più ostile delle comunità locali? É la sfida che le forze politiche, compreso il dormiente centrodestra, sembrano non voler raccogliere”. “I socialisti sono pronti ad ascoltare le forze vive, le culture, le intelligenze, le associazioni e le energie che hanno ancora la voglia di lavorare per rigenerare il senso di comunità nella nostra Basilicata, a partire dalla città capoluogo – conclude il segretario – Con la libertà di decidere, di scegliersi i compagni di viaggio lontani da equilibrismi di congressi, correnti, carriere politiche”.

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