Dimensionamento scolastico in Basilicata, Cifarelli in quarta Commissione
“Abbiamo attivato l’iter per la modifica al Piano di dimensionamento scolastico, anche attraverso la predisposizione di una bozza di delibera di Giunta regionale e, insieme a questo passo, abbiamo convocato il tavolo interistituzionale con il coinvolgimento dei Sindaci dell’area del Vulture”. Così l’assessore alle Politiche di Sviluppo, Lavoro, Formazione e Ricerca, Roberto Cifarelli, audito in IV Commissione consiliare, su richiesta del consigliere Rosa sulla situazione di sottodimensionamento in cui si troverà l’I.I.S.S. “G.Solimene” di Lavello, a partire dall’anno scolastico 2018/19. “Sono qui – ha sottolineato – per ribadire la volontà politica del Governo regionale e dell’intero Consiglio regionale a trovare una possibile soluzione rispetto a una questione che riguarda studenti, operatori del mondo scolastico, amministratori locali e la comunità tutta di Lavello. Una questione che nasce da lontano e trattata, sin dall’inizio, all’epoca della predisposizione del Piano di dimensionamento scolastico, con la dovuta attenzione e la necessaria apertura alle istanze che provenivano dal territorio, attenzione continuata con l’approvazione dell’atto in Consiglio regionale. Uno strumento su cui ha gravato e continuerà a gravare un’insidia: il decremento demografico della popolazione lucana. Un tema annoso, soprattutto in alcune aree della regione come quella del Vulture, e per il quale avevo, già a gennaio 2018, data di approvazione del Piano, sottolineata la necessità di un monitoraggio continuo. Lo avevo suggerito allora e continuo ad esserne convinto anche oggi che è necessario costituire una commissione a cui affidare il compito di una manutenzione straordinaria annuale del piano al fine di garantirne la sostenibilità. La vicenda “G.Solimene” – ha detto Cifarelli – (che nel 2016 aveva fatto richiesta di ampliamento dell’offerta formativa con l’istituzione dell’indirizzo Liceo scientifico, per far crescere il numero degli iscritti sopra i 600 studenti ai fini dell’autonomia scolastica e che ha visto il verificarsi di alcune circostanze che hanno ulteriormente complicato la questione, tra queste l’attivazione di una scuola serale a Venosa) è stato oggetto di incontri con l’amministrazione comunale di Lavello e i soggetti interessati ad inizio aprile. Mi sono fatto interprete dell’esigenze di quel territorio, conscio delle difficoltà di fare modifiche al Piano di dimensionamento in questo periodo, quasi a fine anno scolastico, ma abbiamo il dovere di dare una riposta. Resto fermamente convinto della necessità di riorganizzare complessivamente l’offerta scolastica, magari con la previsione di poli scolastici”.
La dirigente dell’ Ufficio scolastico regionale, Claudia Datena, nel far presente la complessità dell’iter che ha portato alla riorganizzazione della rete scolastica che ha tentato di tener presente le numerose istanze provenienti dal territorio lucano e la grande fragilità rappresentata dallo spopolamento, ha precisato che “in questo momento, fine aprile e quindi quasi a conclusione dell’anno scolastico, diventa davvero arduo pensare a delle modifiche da fare al Piano. Le variazioni apportate all’anagrafe delle scuole con il dimensionamento hanno creato ricadute sia ai fini delle iscrizioni, che si sono già concluse, sia ai fini delle operazioni di trasferimento dei docenti, per le quali oggi scade il termine di presentazione delle domande, oltre che per la determinazione dell’organico di diritto. E quindi una modifica fatta in questa fase dell’anno richiederebbe cambiamenti all’anagrafe che non possono essere più fatti. “Lavoriamo con scadenze molto precise – ha detto la dirigente dell’Ufficio scolastico – determinate da una successione di operazioni che si collegano, una preordinata all’altra che non consentono di tornare indietro”.
Il Dirigente scolastico dell’IISS “G: Solimene” di Lavello, Anna Dell’Aquila, dopo aver ringraziato la Commissione consiliare tutta per l’audizione, ha illustrato gli effetti del piano di dimensionamento sulla scuola. “L’Istituto Solimene – ha precisato – già nel 2016 aveva inoltrato richiesta alla Provincia di Potenza e alla Regione di ampliare l’offerta formativa dell’istituto, ferma da 35 anni, con l’istituzione dell’indirizzo Liceo scientifico, sia per far crescere il numero degli iscritti sopra i 600 studenti ai fini dell’autonomia scolastica, sia per ridurre il pendolarismo. Infatti, Lavello, è l’unico comune dell’ambito territoriale 1 ad avere un saldo negativo di circa 250 studenti pendolari. Nonostante ciò, la Regione Basilicata, con l’ultimo piano di dimensionamento scolastico ha istituito una sezione staccata di liceo scientifico a Lavello, facendola però dipendere dall’IISS di Melfi. Modifica che non ha comportato nessun danno alle scuole di Melfi, paese che, pur avendo una popolazione molto simile a quella di Lavello, ha un’offerta formativa molto più ampia, con quindici indirizzi di studio contro i tre indirizzi presenti a Lavello e un’unica scuola che ad oggi è sottodimensionata. Il mancato computo dei circa 30 studenti iscritti al liceo scientifico ha fatto scendere la scuola sotto la soglia dei 600 studenti necessari per il mantenimento dell’autonomia dell’istituto di Lavello”. La Dirigente scolastica, dopo aver sottolineato che “il piano di dimensionamento non dà stabilità nel tempo al Solimene, ha ricordato che la precarietà gestionale impedisce la costruzione di un rapporto educativo con studenti e genitori e di dialogo con il territorio, in un momento storico ove l’emergenza educativa è sotto gli occhi di tutti. Alla politica tocca dare risposte alle attese e alle speranze dei giovani, facendo crescere in loro la fiducia nelle Istituzioni”.
E’ intervenuto, poi, il sindaco del comune di Lavello, Sabino Altobello, ringraziando la Commissione per la disponibilità dimostrata, “E’ il primo atto concreto su un provvedimento che ha determinato una grave ingiustizia che non trova nessuna giustificazione. Siamo di fronte ad un’offerta formativa, come definita da molti, a ‘spezzatino’, ampia in alcuni comuni e decisamente risicata in altri, come a Lavello dove vi sono solo tre indirizzi. Voglio qui ribadire che non vi è nessuna battaglia contro, ma il tentativo di tutelare gli interessi dei nostri studenti. Nel prendere atto della volontà politica qui dimostrata di voler trovare una soluzione al problema, l’invito alla dirigente dell’ Ufficio scolastico regionale, Claudia Datena, di mettere in atto tutti gli sforzi per superare i tecnicismi e se, necessario, di organizzare un tavolo tecnico al Miur. Si tratta – ha concluso Altobello – di sanare quella che è diventata una vera e propria ingiustizia, decidendo di dare una dirigenza stabile a Lavello e una sezione dello scientifico al Solimene”.
Sono intervenuti, oltre al presidente Giuzio, i consiglieri Rosa, Perrino, Leggieri, Romaniello, Napoli, Mollica e Galante, tutti per ribadire con diverse sfumature la volontà a trovare una soluzione ad una questione che rischia di compromettere la realtà didattica di un importante presidio culturale e, quindi, di studenti, docenti e personale tecnico e di una intera comunità che si sente vittima di una palese disuguaglianza. L’invito più volte esplicitato è stato quello di non farsi ingabbiare da freddi tecnicismi, provvedendo nel rispetto delle norme, alla correzione di errori di valutazione. “Un modus operandi già portato avanti in altre Regioni dove sono state apportate correzioni o integrazioni al Piano di dimensionamento scolastico pochi mesi dopo l’approvazione in modo da salvaguardare l’attività didattica di alcuni istituti”.
Erano presenti ai lavori oltre al presidente Vito Giuzio, i consiglieri Giuseppe Soranno, Antonio Bochicchio, Paolo Galante, Francesco Mollica, Giovanni Perrino, Gianni Leggieri, Giannino Romaniello, Gianni Rosa, Nicola Benedetto, Michele Napoli e Aurelio Pace.