Diossina a Massafra
Mentre chi amministra Massafra tende a scaricare le responsabilità su terzi invece che assumersele per le scelte politiche e ambientali di questi anni, il Partito Democratico sta affrontando con tempestività e determinazione il problema delle rilevazioni di diossine e pcb riscontrate nel latte bovino, nel territorio di Massafra.
Grazie al lavoro del gruppo consigliare del Partito Democratico, che ha animato in consiglio comunale un intenso dibattito sulla vicenda, supportato da adeguata documentazione (consultabile sul sito del PD di Massafra), il Consiglio Comunale del 14 gennaio scorso ha votato all’unanimità un ordine del giorno che ha fatto proprie le valutazioni e le criticità emerse dalle relazioni del Dipartimento di Prevenzione dell’ASL di Taranto e dell’ARPA, relative ai livelli elevati di diossine nel latte.
Ormai siamo al centro di una criticità ambientale, che riguarda Massafra e l’intero territorio della provincia di Taranto, che deve essere risolta senza tentennamenti, arrivando al cuore del problema e superando quell’immobilismo che fino ad ora ha prodotto l’insostenibilità ambientale e i rischi alla salute dei cittadini.
Ora è importante non perdere altro tempo. I cittadini aspettano risposte e soluzioni da tutti i soggetti politici coinvolti. Il Partito Democratico è impegnato a tutti i livelli ad affrontare l’emergenza sanitaria ed ambientale dell’intero territorio tarantino.
Pertanto risulta importante e significativo il fatto che la Regione Puglia, su richiesta del nostro Consigliere Regionale Michele Mazzarano, ha indetto una riunione congiunta delle Commissioni Sanità e Ambiente, a cui saranno invitati a partecipare tutti gli enti/soggetti coinvolti in questa critica vicenda e che responsabilmente, di concerto e nel rispettivo ambito di ciascuno, dovranno affrontare e risolvere il problema.
Il PD di Massafra si auspica che con questo tavolo, si faccia innanzitutto chiarezza sulle cause inquinanti, aumentando il livello dei controlli nel nostro territorio; che si metta in sicurezza la salute dei cittadini non solo bloccando i prodotti inquinati ma anche le sorgenti inquinanti; che si riesaminino le autorizzazioni in essere degli impianti inquinanti; che si sospendano e si revochino gli atti autorizzativi dei nuovi impianti.
Da più di un anno il nostro circolo insiste sulla necessità di detti interventi tant’è che ha proposto un ordine del giorno all’attenzione del Consiglio Regionale, approvato l’08 agosto 2012, per bloccare le autorizzazioni, ex-novo e ad ampliamento, di nuovi impianti inquinanti sul territorio della Provincia di Taranto. E siamo sempre più convinti che sia la giusta via da seguire per la ecosostenibilità. A riprova di ciò, si consideri che l’ARPA nei giorni scorsi ha dato parere negativo al processo autorizzativo dell’impianto di stoccaggio e incenerimento di rifiuti pericolosi e non pericolosi in località Santa Chiara a Taranto, a pochi metri dal territorio massafrese. Ben oltre un anno fa, noi avevamo detto che era inconcepibile autorizzare sul territorio tarantino, nuovi impianti di incenerimento, tra cui, anche, S.Chiara!.
Infine, riteniamo fondamentale che si faccia una corretta e costante informazione su quello che è accaduto e sta accadendo a Massafra per evitare ulteriori danni alla filiera agroalimentare del territorio ma senza minimizzare l’accaduto. Il futuro del nostro territorio passa innanzitutto da una totale responsabilizzazione della classe politica e dirigente cambiando le politiche attuate in questi anni.
È ora che si fermi l’inquinamento e non i frutti e i prodotti della nostra terra!
Imma Semeraro – Segretario del PD Massafra