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Disabilità, in Basilicata serve una legge regionale

“L’accorato appello del Garante dell’infanzia e dell’adolescenza della Basilicata Vincenzo Giuliano che in una nota di qualche giorno fa ha denunciato l’assenza di una legge regionale per tutelare e aiutare le famiglie lucane con persone disabili non può passare inosservato.

Anche io, che mi occupo di queste tematiche come componente dell’Intergruppo parlamentare sulla Disabilità e come membro del Forum europeo della disabilità, mi permetto di chiedere al presidente della Regione Bardi di avviare un’azione veloce per affrontare la grave situazione con un provvedimento legislativo e di giunta che possa dare risposte immediate alle famiglie e alle persone con disabilità”. Lo ha detto in un nota l’eurodeputata del Sud e della Basilicata Chiara Gemma.

 

“Così come ha ben evidenziato il Garante Vincenzo Giuliano – ha aggiunto Gemma -, in Basilicata è urgente intervenire per una serie di problematiche: per le difficoltà economiche delle famiglie con persone disabili; per la cura quotidiana dei figli disabili e per il reperimento di personale professionale e preparato; per i problemi scolastici (in particolare a causa di insegnanti di sostegno che cambiano in continuazione); per assicurare una collocazione dignitosa successiva all’età scolastica; per garantire l’accesso al mondo del lavoro e una vita indipendente; per il mancato rispetto della legge regionale per l’autismo che non vede ancora la sua applicazione nella realtà (famiglie che non riescono a pagare le spese terapeutiche ai loro figli). Il Garante ha anche scritto che ogni giorno raccoglie appelli di questo genere da numerosissime famiglie lucane, soprattutto in questo momento storico così drammatico e difficile sul piano economico e sociale. Considerato tutto questo – ha sottolineato l’eurodeputata – la Regione Basilicata non può restare ferma e limitarsi a piccoli interventi tampone”.

“Il 3 ottobre scorso l’Onu ha decretato che l’Italia è discriminatoria e non tutela famiglie e persone con disabilità a causa di un ingiustificato vuoto legislativo con cui venga riconosciuta la figura del caregiver, inoltre è stato evidenziato che l’assenza di tale legge lede la fiducia delle famiglie nelle Istituzioni e pone il nostro paese in una posizione di violazione dei diritti umani. In attesa che vengano colmate queste inadempienze nazionali – ha concluso Gemma – spetta sicuramente alle Regioni intervenire con norme e risorse capaci di alleviare le sofferenze di chi ha bisogno di essere sostenuto. Sicuramente è tenuta a intervenire la Regione Basilicata dopo la dura, puntuale e circostanziata nota diffusa dal Garante lucano dell’infanzia e dell’adolescenza Vincenzo Giuliano”.

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