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La discarica a cielo aperto di Specchiolla

Alle soglie dell’estate, la situazione di Specchiolla, una delle marine di Carovigno (BR) è in alto mare: in teoria le località marittime, con l’entrata della ‘bella stagione’, dovrebbero essere linde e pinte, pronte per accogliere i turisti e i pendolari del mare. Ma a Specchiolla dominano erbacce, asfalto eroso dalla pioggia e dal salmastro, cumuli di immondizia.
I villeggianti, almeno i primi giunti ad inaugurare l’estate, sono già arrivati al punto di rottura, perché stanchi di pagare i servizi al Comune di Carovigno, senza vedere risultati. “La situazione va avanti così da maggio – è il commento del proprietario di una villetta della zona – il servizio va a singhiozzo e gli operatori non ritirano i rifiuti che si ammassano in strada”. Il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani, a Specchiolla, prevede il ritiro porta a porta, secondo un calendario comunale, in base alle varie tipologie di immondizia. Ma, stante ritardi e criticità del servizio di ritiro rifiuti, la gente si vede costretta a tenere la spazzatura in casa.
“In molti, qui, posseggono un giardino e riescono a far fronte alle ‘pause’ dei netturbini, ma chi non ha questa fortuna deve per forza di cose gettare in strada l’immondizia, col risultato che anche i viali principali sembrano delle discariche a cielo aperto”. I villeggianti, nei giorni scorsi, si sono anche rivolti ai vigili urbani di Carovigno, i quali hanno risposto che i netturbini sarebbero in polemica con l’amministrazione. “Ci hanno solo detto che, forse, sabato (oggi, ndr) passeranno a ritirare i rifiuti. Ma è un problema di fondo, che non può risolversi in un giorno. Bisogna che superino le loro beghe per garantirci il servizio per cui paghiamo fior di quattrini al Comune. Non è possibile, a giugno inoltrato, tenere una località di mare in queste condizioni”.

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