Disoccupazione agricola più equa, incontro della CONFIL a Corato
Forse lo sanno in pochi ma oggi una legge ingiusta prevede per i lavoratori agricoli una indennità di disoccupazione pari al 40% della retribuzione, a cui viene sottratta anche l’Irpef, mentre per i lavoratori degli altri settori è pari al 75%. Parte dal disagio delle centinaia di migliaia di braccianti – solo in Puglia nel 2022 sono stati oltre 120 mila i percettori di indennità di disoccupazione agricola – la proposta della Confederazione italiana lavoratori di modificare l’articolo 55 della legge 247 del 2007 per garantire una indennità di disoccupazione dignitosa, più giusta. Se ne è discusso in un incontro promosso dalla Confil a Corato con la partecipazione della segretaria territoriale Antonella Muggeo, il presidente della cooperativa “Terra Maiorum” Pino Caldara, l’esperto di previdenza welfare Antonio Barile e il segretario generale Confil Luigi Minoia. Da tecnico Antonio Barile ha sottolineato il valore del comparto agricolo per il made in italy con un milione di lavoratori interessati.
“Si tratta di un tema molto sentito dagli operai agricoli e queste iniziative servono a coinvolgere il territorio in una battaglia che riteniamo di equità e continueremo a sostenere”, gli ha fatto eco la segretaria Confil di Corato Antonella Muggeo. Nel suo intervento il segretario generale Confil Luigi Minoia ha invece illustrato la proposta contenuta in un emendamento che modifica l’attuale normativa fissando per gli operai agricoli a tempo determinato l’importo giornaliero dell’indennità di disoccupazione nella misura del 75% della retribuzione raddoppiando quanto viene percepito ora. “Solo così – ha concluso il segretario generale Confil Luigi Minoia – si potrà garantire a tutti i lavoratori agricoli un accesso equo alle prestazioni per consentire alle loro famiglie di vivere con relativa serenità i periodi di disoccupazione involontaria”.