Disposta nuova perquizione al Centro Oli di Viggiano
La Procura antimafia ha disposto una nuova perquisizione al Centro Oli di Viggiano, nell’ambito di un’inchiesta su un presunto traffico illecito di rifiuti e inquinamento. Sono 37 le persone indagate. Tra gli iscritti nel registro degli indagati, oltre a diversi imprenditori e autotrasportatori, figurerebbero il direttore di Tecnoparco Nicola Savino, l’attuale e l’ex responsabile del distretto meridionale dell’Eni, Enrico Trovato e Ruggero Gheller, gli ultimi due direttori dell’Arpab Raffaele Vita e Aldo Schiassi”. I filoni su cui stanno indagato i magistrati della Procura antimafia lucana sono due, e riguardano un presunto smaltimento illecito di reflui derivanti dalle estrazioni petrolifere e trasportati dal Centro Oli a Tecnoparco, l’impianto di smaltimento di Pisticci Scalo, e le emissioni in atmosfera; attività che, secondo la procura, avrebbero causato effetti dannosi per la salute pubblica e l’ambiente. Ieri mattina, per la cronaca, all’interno del Centro Oli sono stati effettuati campionamenti che saranno analizzati dai tecnici della procura”.
“Purtroppo sappiamo benissimo che quando si parla di petrolio e di rifiuti gli interessi in gioco sono tantissimi e che si alza un muro di gomma che impedisce di arrivare alla verità. Sappiamo benissimo che le istituzioni si bloccano dinanzi ai cancelli del Centro Oli e di Tecnoparco e che chi dovrebbe controllare e vigilare sulla nostra incolumità e salute, troppo spesso è connivente. -ha commentato il consigliere regionale del M5S, Gianni Leggieri – In merito all’indagine, non ci resta che aspettare la fine della storia giudiziaria e la pronuncia che arriverà al termine del processo. Questo però non impedisce di invitare tutti a riflettere attentamente su quanto accade ogni giorno nella nostra Regione, sui pericoli delle estrazioni petrolifere e di tutto ciò che ruota intorno ad esse, ma anche sull’importanza che assume il referendum contro le trivelle che stiamo portando avanti con la convinzione che devono essere i cittadini a esprimere il loro dissenso rispetto ad un sistema di potere e di sviluppo ormai vecchio e foriero di danni alla salute e all’ambiente”.