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Dissequestrato il Parco Gondar a Gallipoli

Il Parco Gondar di Gallipoli è stato dissequestrato. Il gip Simona Panzera ha rigettato la richiesta di sequestro preventivo del pm Elsa Valeria Mignone sull’area principale del parco, i 33mila metri quadrati su cui si svolgono tutte le attività (discoteca, sala giochi, pizzeria). Confermato, invece, il sequestro su una piccola area agricola all’interno del parco, alla quale sono stati posti i sigilli lo scorso 27 marzo, per i reati di abusivismo edilizio ed occupazione del suolo demaniale. Accolta, quindi, la richiesta degli avvocati Ladislao Massari e Biagio Palamà.
Ai due titolari della struttura gallipolina vengono contestati i reati di lottizzazione abusiva e occupazione di area demaniale. “Con questo provvedimento – hanno detto i due proprietari – si chiudono 90 giorni infernali, i più difficili della nostra vita, che sono sembrati infiniti per un’attività come la nostra che, a ridosso dell’estate, deve tenere in piedi numerose trattative, confermare artisti, rilasciare anticipi economici e dare garanzie certe a soci, collaboratori, partner commerciali e staff”. Infatti, stante l’incertezza che regnava sull’apertura del Parco, numerosi comuni salentini hanno proposto ai gestori del Gondar di spostare la rassegna estiva in altre località. “Ci hanno pensato i nostri concittadini a tenerci saldi a Gallipoli – hanno proseguito i titolari – perché fermandoci per strada, proponendoci di raccogliere firme, organizzare eventi di solidarietà, ci hanno dimostrato stima e fiducia, e ci hanno fatti sentire parte di una comunità”.

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