Dissequestrato il Parco Gondar a Gallipoli
Dissequestrato il Parco Gondar di Gallipoli, ma la struttura potrà ospitare comunque gli eventi estivi, ma non superiori a 38, di cui 8 con non più di 8000 ospiti e 30 eventi con non più di 4000 ospiti. I gestori dovranno versare una cauzione da 250mila euro che la Procura incasserà nel caso dovessero essere violate le prescrizioni. La struttura gallipolina era stata sequestrata il 3 aprile scorso con il decreto di sequestro preventivo del giudice per le indagini preliminari Simona Panzera, ma ieri il procuratore aggiunto Elsa Valeria Mignone ed il sostituto Antonio Negro hanno emesso il provvedimento che accoglie l’istanza degli avvocati difensori Michele Bonsegna, Ladislao Massari e Pierluigi Portaluri.
Se la stagione estiva dei concerti è salva, nelle sedi giudiziarie continueranno ad essere valutate le ipotesi di reato di lottizzazione abusiva e falso contestate a 7 indagati. La contestazione principale, quella di lottizzazione, si basa sul teorema che il Parco Gondar sia stato realizzato su zone dove non si sarebbe potuto costruire e che le autorizzazioni ottenute dal Comune sono tutte illegittime. Le accuse basate sulle consulenza dell’ingegnere Dino Borri (professore ordinario del Politecnico di Bari), dell’architetto Loredana Magurano (entrambi per la Procura) ed in parte dell’ingegnere Antonio Vernaleone (per gli amministratori del Gondar) divide così le aree su cui ricadono i 15mila metri quadrati del Gondar: 1.000 metri quadrati sono del Demanio, e la richiesta di concessione sarebbe stata presentata solo in tempi recenti. E poi aree per verde attrezzato, zona agricole, e zone agricole sottoposta vincoli paesaggistici ed idrogeologici, oasi di protezione Baia Verde-Isola di Sant’Andrea.