Disservizi Internet a Tursi, il sindaco Cosma sul piede di guerra con le istituzioni
“I continui problemi della connessione Adls di Telecom e altre compagnie riscontrati sul territorio comunale, non accennano a migliorare e a nulla pare sia servito l’interessamento del Tgr Basilicata che qualche giorno fa ha realizzato un servizio raccogliendo i malumori di studenti e lavoratori per questo disagio”. Lo ha detto Salvatore Cosma, sindaco di Tursi.
“Non è tollerabile che nel 2020 ci siano zone del nostro Paese che versino in condizioni di quasi totale isolamento di un servizio fondamentale per mandare avanti le attività economiche e, in tempi di didattica a distanza, la formazione dei nostri giovani che sono costretti a sopportare una situazione divenuta ormai insostenibile. – ha affermato il sindaco – Dopo aver evaso richieste ufficiali a tutte le aziende interessate titolari dei servizi offerti alla collettività, e dopo aver interessato la stampa e le istituzioni regionali, non mi resta che minacciare una protesta plateale da attuare insieme con la mia comunità per chiedere le giuste tutele a fronte di canoni mensili pagati profumatamente senza ricevere i benefici corrispondenti. Da oggi dico basta! E dopo la pacatezza ed i tentativi convenzionali per risolvere la questione in maniera celere, si passerà ad azioni decise, magari formalizzando un’azione collettiva (una class action) per chiedere il risarcimento dei danni subiti, come disciplinato dall’art. 140-bis del Codice del Consumo (Decreto legislativo n. 206/2005), dall’art. 49 della Legge n. 99 del 23 luglio 2009 e dall’articolo 6 del decreto-legge n. 1/2012, convertito nella legge n. 27/2012. In questo modo, ciascun componente di una classe di consumatori, rappresentata anche da associazioni o comitati, agiremo per far valere il diritto individuale omogeneo e l’interesse collettivo ad accertare le responsabilità e ottenere il risarcimento del danno o la restituzione dei canoni pagati senza usufruire in maniera corretta dei servizi. Mi auguro che questo ennesimo e ultimo interessamento da parte degli organi d’informazione, anche attraverso i social, porti alla risoluzione definitiva del problema da chi di competenza, prima passare all’azione collettiva poc’anzi descritta per tutelare la mia gente, i miei imprenditori e la mia comunità”.