Dissesto idrogeologico, Giannini risponde ai 5Stelle
“Quali sono le nuove risorse aggiuntive inserite nel Piano “Proteggi Italia” a beneficio della Puglia per il dissesto idrogeologico? Al netto delle risorse destinate ad interventi nelle regioni del centro-nord o destinate a Piani nei quali la Regione Puglia non è compresa, ed al netto delle risorse già stanziate in favore della Regione Puglia nell’ambito del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione relative ad interventi di mitigazione del rischio idrogeologico già programmati da anni dalla Regione stessa, non ne intravediamo altre. Chiediamo dunque ai consiglieri del M5S di indicarcele”. Così risponde l’assessore regionale ai Trasporti, Infrastrutture e Difesa del suolo, Giovanni Giannini, alla nota dei consiglieri del Movimento 5 Stelle sul dissesto idrogeologico.
“Vorrei ricordare – ha aggiunto Giannini – a chi, in buona o in cattiva fede, non lo ricordI, tutto ciò che la Regione Puglia, in particolare il Presidente della Regione Michele Emiliano in qualità di Commissario di Governo per l’attuazione degli interventi contro il dissesto idrogeologico, ha realizzato in questi anni. Molti interventi contro il dissesto purtroppo sono ancora in attesa delle risposte da parte dei Ministeri competenti. La prepotenza linguistica e mediatica del M5S e la facilità nel raccontare frottole non devono distrarre dalla realtà, ma soprattutto non devono trarre in inganno i cittadini che hanno diritto a conoscere la verità e a sapere chi fa cosa. Questo governo regionale è da sempre impegnato nella lotta contro il dissesto idrogeologico, consapevole che la fragilità dei nostri territori mette seriamente a rischio le popolazioni”.
Giannini, facendo un pò di cronistoria, ha quindi ricordato come il Presidente “stia portando a compimento gli interventi inseriti nell’Accordo di Programma sottoscritto nel 2010 con il Ministero dell’Ambiente per un importo di circa 195 Milioni di euro e come, dei complessivi 85 interventi, circa la metà siano già stati conclusi mentre gli altri sono in fase di realizzazione con presumibile chiusura dei lavori entro l’anno”.
“In relazione ai fondi comunitari POR 2014-2020, la Regione Puglia è stata poi tra le prime regioni italiane, se non la prima, a programmare gli interventi contro il dissesto idrogeologico finanziati con i suddetti fondi strutturali ed a impegnare le relative risorse, circa 200 Milioni di euro, sin dall’anno 2016, con le Deliberazioni della Giunta Regionale n. 511/2016 e n. 1165/2016. Nell’ambito delle risorse FSC 2014-2020, in relazione al Piano Operativo Ambiente – sotto-piano “Interventi per la tutela del territorio e delle acque”, la Regione Puglia, beneficiaria di finanziamenti per circa 33 Milioni di euro, ha individuato gli interventi contro il dissesto idrogeologico sin dall’anno 2016 e ha dovuto attendere circa due anni per la sottoscrizione dell’Accordo con il Ministero dell’Ambiente, avvenuta nel mese di dicembre 2018, a causa dei lunghissimi tempi per il compimento della fase istruttoria da parte del suddetto Ministero”.
“Inoltre – ha continuato Giannini – in relazione al secondo Addendum al Piano Operativo Ambiente (FSC 2014-2020), la Regione Puglia, che risulta già beneficiaria di ulteriori finanziamenti per circa 20 Milioni di euro, ha già individuato i relativi interventi contro il dissesto idrogeologico da oltre un anno ma è ancora in attesa del compimento della fase istruttoria da parte del Ministero dell’Ambiente.
Sempre nell’ambito delle risorse FSC 2014-2020, in relazione al Patto per lo Sviluppo della Regione Puglia, sono stati assegnati 100 Milioni di euro per il finanziamento di interventi di contrasto al dissesto idrogeologico. Con Deliberazione della Giunta Regionale n. 1202 del 28/07/2017 è stato approvato l’elenco degli interventi da finanziare con queste risorse FSC 2014-2020 e, successivamente, l’elenco di interventi di mitigazione del rischio idrogeologico è stato trasmesso alla Direzione Generale per la Salvaguardia del Territorio e delle Acque del MATTM in data 01/08/2017. Tali interventi, in adempimento a quanto previsto dalla normativa vigente, sono stati sottoposti al parere preventivo di ammissibilità della competente Autorità di Distretto ed all’istruttoria tecnico-documentale a cura della suddetta Direzione Generale del MATTM.
Dal 01/08/2017, solo in data 11/03/2019 il Ministero dell’Ambiente ha comunicato alla Regione Puglia la conclusione positiva dell’iter istruttorio relativo ai suddetti interventi contro il dissesto idrogeologico già finanziati con le risorse FSC 2014-2020 nell’ambito del Patto per lo Sviluppo della Regione Puglia”.
Per quanto riguarda poi il cosiddetto Piano “Proteggi Italia” presentato dal Presidente Conte, e cioè il Piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico, il ripristino e la tutela della risorsa ambientale, Giannini ha ritenuto necessario focalizzare l’attenzione sulle misure di prevenzione contro il dissesto idrogeologico di competenza del Ministero dell’Ambiente e sulle relative risorse finanziarie, tralasciando le misure di emergenza di competenza del Dipartimento di Protezione Civile e le relative risorse stanziate in favore delle regioni e delle province autonome per le quali è stato dichiarato lo stato di emergenza nell’anno 2018, sulle quali si è già espresso il Presidente Emiliano con precedente comunicato.
“A tal proposito – ha sottolineato l’assessore – il Presidente Conte, nel presentare il Piano, in relazione alle misure di prevenzione contro il dissesto idrogeologico di competenza del Ministero dell’Ambiente, ha comunicato una dotazione finanziaria per il triennio 2019-2021 di 3,958 Miliardi di euro, e non di 7 Miliardi di euro come erroneamente indicato nel comunicato del M5S. Inoltre, approfondendo gli aspetti relativi alla copertura finanziaria del Piano e degli interventi, è possibile appurare che non si tratta di risorse aggiuntive a quelle già stanziate e programmate in passato, così come non si tratta di risorse a beneficio di tutte le Regioni, essendo in buona parte destinate al finanziamento di interventi nelle Regioni del centro-nord. Infatti per la copertura finanziaria di tale Piano si provvede con risorse del Fondo Sviluppo e Coesione e con una serie di leggi pluriennali. Per quanto riguarda le risorse a valere sul Fondo per lo Sviluppo e la Coesione si fa riferimento ai Patti per lo Sviluppo ed al Piano Operativo Ambiente, in merito a risorse che la Regione Puglia ha già programmato da anni, come sopra meglio specificato, ed al Piano stralcio aree metropolitane, nel quale la Regione Puglia non è compresa”.
Per quanto riguarda le risorse a valere sulle leggi pluriennali si fa riferimento al Fondo Investimenti, che ha attribuito al Ministero dell’Ambiente notevoli risorse per il finanziamento di interventi di mitigazione del rischio idrogeologico nelle regioni del centro-nord, tra le quali, evidentemente, la Regione Puglia non è compresa.
Infine – ha concluso Giannini – il riferimento ai fondi di Bilancio del Ministero dell’Ambiente, con un generico stanziamento complessivo di 1.796,4 Milioni di euro un periodo dall’anno 2018 all’anno 2030, non individua le risorse destinate al triennio 2019-2021 né tanto meno la relativa ripartizione tra le diverse regioni”.