Domani a Roma manifestazione Cisl e Uil
Saranno circa una ventina i pullman organizzati dalla Cisl lucana che partiranno questa notte dalla Basilicata alla volta della manifestazione nazionale di Cisl e Uil che si terrà domani mattina in piazza del Popolo a Roma. Maggiore equità fiscale, riduzione degli sprechi e dei costi della politica, una legge quadro per la non-autosufficienza, misure per lo sviluppo e il lavoro, la riaffermazione della contrattazione nella pubblica amministrazione: questi i temi principali della piattaforma di rivendicazioni messe a punto unitariamente dai due sindacati. Per il segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico, “la Basilicata ancora una volta sta rispondendo in maniera positiva e propositiva dimostrando una grande voglia di partecipazione. Cisl e Uil rilanciano con forza l’iniziativa del sindacalismo riformista su fisco, lavoro e sviluppo – spiega Falotico – nella comune convinzione che si tratta di temi fortemente intrecciati e che vanno perciò affrontati con politiche parallele. Senza una seria riforma fiscale e senza una strenua lotta contro l’evasione fiscale non si puo’ fare una politica per lo sviluppo e il lavoro. Ci sono circa 200 miliardi di euro di evasione fiscale, cui vanno aggiunti i costi impropri di una politica sprecona, che vanno recuperati per tagliare le tasse ai lavoratori dipenenti, ai pensionati e alle imprese che investono e creano occupazione. Ci sono i margini per costruire un tesoretto da investire per rilanciare l’economia e aiutare il paese a uscire dalla crisi attraverso il rilancio dei consumi interni e degli investimenti”. Per il segretario della Cisl lucana occorre, inoltre, “una legge quadro sulla non-autosufficienza che affronti uno dei nodi strutturali del nostro welfare, recuperando le risorse necessarie ad assicurare un adeguato livello di servizi, e ripristinare il primato della contrattazione nella pubblica amministrazione, mettendo definitivamente fine ai maldestri tentativi della politica di destra e di sinistra di sostituirsi alle parti sociali”.