Domani l’ufficialità della carica di sindaco di Lecce a Carlo Salvemini
Ancora 24 ore, poi Carlo Salvemini sarà ufficialmente il nuovo sindaco di Lecce. Domani, alle ore 17, presso Palazzo Carafa, l’ufficialità della carica, con conseguente ‘studio’ per la composizione della giunta comunale. Si terrà conto degli equilibri in Consiglio, ma anche della necessità di premiare anche competenze e profili esterni, magari pescati fra i non eletti delle civiche e dei partiti che hanno sostenuto Salvemini e Alessandro Delli Noci, vicesindaco e alleato del neo eletto primo cittadino.
In una probabile squadra amministrativa a otto, un posto potrebbe andare al Partito democratico, fra Paolo Foresio, attualmente in pole position, e Sergio Signore. Nelle ultime ore è spuntato anche il nome di Lorenzo Ria, ex presidente della Provincia e capolista Pd, al quale potrebbe andare una delega ai Servizi sociali visto il suo impegno civico nel settore da diversi anni. Se il Pd strappasse due posti in Giunta, in Consiglio entrerebbero anche Antonio Torricelli e lo stesso Ria, figure che servirebbero a portare nell’Aula e fra le file del centrosinistra l’esperienza di chi già conosce la macchina amministrativa,.
Un assessorato andrà all’Udc di Salvatore Ruggeri, con due papabili, ovvero Paola Bruno, commercialista, coordinatrice cittadina del partito e già revisore dei conti del Comune, e Marco Nuzzaci, eletto consigliere e professionista della sanità.
Fra le civiche che hanno sostenuto al primo turno Delli Noci e al secondo, dopo l’apparentamento ufficiale, il sindaco Salvemini, si ragiona fra i primi degli eletti e consiglieri comunali Marco Giannotta, ex Pd e vicino all’assessore Loredana Capone e Marco De Matteis, della Fipe Confcommercio.
Una Buona Storia per Lecce ha eletto Angela Maria Spagnolo, che ha superato di una manciata di voti l’avvocato Giuseppe Fornari, insieme a Giovanni Pellegrino propugnatore e firmatario della petizione pubblica che convinse Salvemini a candidarsi sindaco. Per lui – secondo i bene informati – si potrebbe pensare a una postazione di rilievo, in Giunta oppure – se gli impegni professionali impediranno un simile impegno – fuori da essa.