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Domani a Tito assemblea interregionale della Cisl sulla riforma delle pensioni

Circa 700 tra quadri, delegati e attivisti della Cisl provenienti da Basilicata, Campania e Puglia si daranno appuntamento domani a Tito, al Centro Cecilia, a partire dalle 10, per una delle dieci assemblee interregionali indette dal sindacato di Annamaria Furlan per illustrare e spiegare il recente accordo sulle pensioni siglato con il governo. Un’intesa raggiunta passo dopo passo (come recita lo slogan scelto per la campagna) che interviene su diversi punti del sistema previdenziale. Sul palco del Cecilia saliranno i segretari nazionali Piero Ragazzini e Gigi Petteni – impegnati in questi giorni in un vero e proprio tour de force in giro per l’Italia – per fare il punto sui risultati conseguiti dopo circa un anno e mezzo di serrati negoziati con il governo insieme ai leader confederali delle tre regioni Doriana Buonavita (Campania), Daniela Fumarola (Puglia) e, padrone di casa, Enrico Gambardella, leader della Cisl lucana. E mentre il pacchetto di misure da 300 milioni di euro concordato da sindacati (ma non dalla Cgil) e Palazzo Chigi inizia il suo cammino parlamentare nell’ambito della discussione sulla manovra finanziaria 2018, il popolo della Cisl si mobilita per sostenere i contenuti di una riforma pensionistica che mette nel congelatore gli aspetti più controversi della legge Fornero, a partire dall’adeguamento dell’età pensionabile all’aspettativa di vita per 15 categorie di lavori particolarmente gravosi. Tra le novità più significative dell’accordo figurano anche la revisione proprio del meccanismo di calcolo dell’aspettativa di vita; la semplificazione dei criteri di accesso all’Ape sociale con l’impegno di prorogare la misura anche per il 2019 e l’obiettivo di ampliarla e renderla strutturale; l’equiparazione del pubblico impiego ai dipendenti privati in materia di tassazione delle prestazioni di previdenza complementare. Novità che si sommano alle misure già varate nel 2016 come l’Ape sociale, il cumulo gratuito dei contributi, nonché la quattordicesima e l’aumento della no tax area per i pensionati più poveri.

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