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Duro comunicato della Curva Nord del Foggia

I tifosi del Foggia non ci stanno e affidano ad un comunicato il loro grido di rabbia. L’addio di Roberto De Zerbi è stata la classica goccia che ha fatto infuriare la piazza rossonera, a meno di due settimane dall’inizio della stagione. Questo il comunicato integrale della Curva Nord Franco Mancini
“Striscioni e cori per giocatori, allenatori e dirigenti, non rientrano nelle nostre abitudini. Eppure è lì, nero su bianco. E risale a non più di un mese e mezzo fa: ‘Per un futuro migliore, De Zerbi allenatore’. Ci eravamo espressi senza remore, a viso aperto. Per rendere il giusto tributo all’uomo di calcio e non solo. Per rendere pubblico il nostro sostegno all’idea di puntare alle vittorie attraverso l’amore per la città e la maglia. Il risultato dei play-off non aveva scalfito questo nostro convincimento
Ma quanto successo in queste ore – l’esonero di De Zerbi, certe chiacchiere di troppo da parte di qualcuno, la minaccia di rescissione del contratto di alcuni tesserati – ha duramente messo alla prova se non il nostro desiderio di crederci, di certo la nostra pazienza. Non abbiamo mai sopportato, e di certo non cominceremo a farlo adesso, i beceri teatrini messi in scena sulla passione dei foggiani.
Non accettiamo che si manchi di rispetto impunemente ad una piazza già duramente provata dalla mancata promozione e da un inferno che dura continuativamente da quasi venti anni. Non ci interessano le consorterie, così come ripudiamo il gossip da bar dello sport. E questa non è una presa di posizione a favore dell’uno o dell’altro personaggio di questa farsa.
Quanto, piuttosto, un monito: attenzione a quel che fate tutti. Perché Foggia merita serietà e professionalità, se non amore e attaccamento. Tra due settimane comincerà il campionato che siamo chiamati a vincere. Tutti coloro che non sono sicuri di poter dare il 100%,di volersi impegnare al massimo per questi colori, è invitato a farsi da parte e ad andar via. A lasciare il Foggia a chi vuole battersi per Foggia. Quest’anno non aspetteremo marzo per farci sentire”

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