E’ scomparso l’artista Rocco Falciano
Si è spento dopo una lunga malattia intorno alle ore 11 di stamane, Rocco Falciano, nato a Potenza nel 1933. Pochi mesi fa, l’artista lucano ha espresso il desiderio di donare uno dei suoi pochi lavori plastici al MUSMA: l’opera peperino dal titolo “Cane fossile” del 1963 è stata accolta dal Museo ed è tuttora esposta nel primo cortile di Palazzo Pomarici. Nella sua pittura di luoghi e di cose, di spazi e di luci, l’artista potentino, ma d’adozione romana, imprime una presenza vivente negli oggetti svuotati di materia, combinando forme ed elementi che inducono una serenità contemplativa. L’autenticità dell’emozione, l’aristocrazia della misura, il puntiglio del magistero, sono qualità essenziali del linguaggio di Falciano. Partito da una salda impronta realista, è gradualmente passato dal reale all’allegoria, dall’allegoria alla metafora, dalla metafora al simbolo, in una progressiva estrazione della figura ripulita nella forma e nella cromia, leggibile in scene di vissuto quotidiano (interni, giardini, nature morte) e in ricordi nella continua ricerca e nel ritrovamento originario dell’essere delle cose.
Negli ultimi decenni, Falciano ha privilegiato un tecnica spontanea, immediata, trasparente e lieve come l´acquarello, che invita a libere avventure senza rinunciare a diagnosi approfondite, senza inseguire, attraverso la componente tecnica di un lucido procedimento operativo, il rigore e la finezza, la fugacità dell’impressione e il lirismo, ma con un pensiero preciso, carico di emotività e di tensione morale.
Rocco Falciano nasce il 30 novembre 1933 a Potenza, dove studia e compie la sua prima formazione accanto al gruppo dei pittori lucani che vanno accostandosi al movimento realista. Si trasferisce a Roma, dal 1963 al 1965 frequenta lo studio dello scultore Marino Mazzacurati e nei successivi dieci anni collabora col pittore Ettore de Conciliis al progetto e alla realizzazione del Murale della Pace nella chiesa di San Francesco ad Avellino e ad altre opere murali in diverse città italiane (Mantova, Reggio Emilia, Fiano Romano, Cerignola e in Sicilia). Nel 1970 completa il Monumento alla Resistenza di Mazzacurati a Castelnovo Sotto, vicino Reggio Emilia, e dal 1972 fa parte del Centro di Arte Pubblica Popolare di Fiano Romano per la pittura murale. Nel 1975 insegna al I Liceo Artistico di Roma e mantiene l’incarico fino al 1993. Nel 1978 interrompe l’attività di pittore murale, va a New York, a Toronto tiene la sua prima mostra personale alla King Street West Gallery. L’anno seguente è invitato per una personale all’Istituto Italiano di Cultura di quella città. Tra il 1979 e il 1980 collabora con Ettore de Conciliis e Giorgio Stockel al Memoriale di Portella della Ginestra, in Sicilia, un’opera ambientale fuori del territorio urbano dedicata all’evento tragico del I maggio 1947. Dal 1980, in Lucania e nel Salento, Falciano si concentra nella interpretazione di paesaggi, interni e nature morte, e si specializza nella tecnica dell’acquerello. Nel 1981 espone in gruppo alla Fondazione “Corrente” di Milano e nel 1983 all’Istituto Italiano di Cultura di Stoccarda. Dal 1985 ad oggi ha tenuto mostre antologiche in diverse Regioni.