Edilizia, rinnovato il contratto integrativo della Provincia di Matera
Un altro importante rinnovo contrattuale per i lavoratori lucani delle costruzioni. Nei giorni scorsi, infatti, i sindacati di categoria Filca Cisl, Fillea Cgil, Feneal Uil e la Confapi-Aniem hanno siglato il rinnovo del contratto integrativo per la provincia di Matera. Cuore del nuovo contratto integrativo è il cosiddetto elemento variabile della retribuzione che – si legge nel testo dell’accordo – “tiene conto dell’andamento congiunturale del settore ed è correlato ai risultati conseguiti in termini di produttività, qualità e competitività nella provincia di Matera”. Le parti hanno concordato il 4 per cento come misura massima del salario variabile. Previsto inoltre l’incremento delle voci relative a mesa e trasporto. Filca, Fillea, Feneal e Confapi-Aniem hanno inoltre convenuto sulla “necessità di riorganizzare il sistema bilaterale lucano con l’istituzione di un’unica cassa edile regionale e un unico ente di formazione e sicurezza”, nonché di prevedere un sistema di premialità per le imprese virtuose in materia di sicurezza sul lavoro e regolarità contributiva. Il nuovo contratto avrà durata triennale dal 1 gennaio 2016 al 31 dicembre 2018.
Positivo il giudizio espresso dai segretari di Filca, Fillea e Feneal, Michele La Torre, Fernando Mega e Mino Paolicelli. “Dalla crisi si esce solo con una grande alleanza di tutti i soggetti del settore, sia pubblici che privati. Il rinnovo del contratto integrativo con la Confapi e prima ancora con l’Ance – commentano in una dichiarazione congiunta i tre sindacalisti – è un’opportunità importante per rinsaldare la cooperazione tra impresa e lavoro e costruire le premesse per accompagnare il settore fuori dalla crisi, cooperazione che va estesa al più presto al mondo delle istituzioni e del credito, perché solo con il lavoro sinergico di tutti si potrà archiviare la lunga recessione che ha investito il settore e bruciato investimenti e posti di lavoro”. Per La Torre, Mega e Paolicelli “è inoltre positiva la convergenza sul tema della riforma della bilateralità che deve avere come obiettivo la razionalizzazione dei costi e il miglioramento della qualità delle prestazioni ai lavoratori. Filca, Fillea e Feneal – concludono – sono già impegnate per tradurre in fatti concreti gli intendimenti espressi dalle parti firmatarie del contratto”.