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Eletti i nuovi Rettori degli atenei pugliesi

Eletto il nuovo rettore dell’Università del Salento, si chiude, il rinnovo della carica in tutte le università pugliesi con i professori: Francesco Cupertino al Politecnico di Bari, Pierpaolo Limone all’Università di Foggia, Stefano Bronzini all’Università di Bari, Fabio Pollice all’Università Del Salento.
L’Assessore all’Istruzione, alla Formazione e al Lavoro, Sebastiano Leo, augurando buon lavoro ai neo Magnifici rinnova l’impegno della Regione Puglia a sostegno del sistema universitario pugliese e del diritto allo studio per gli studenti.
“Auguro buon lavoro ai nuovi rettori delle università pugliesi, – premette l’Assessore – consapevole dello sforzo a cui sono chiamati in questo momento di particolare difficoltà per gli atenei del Mezzogiorno. I criteri di riparto del Fondo di finanziamento ordinario non sono premianti per le università del Sud e questo rende molto più complicato il loro governo. Servono più fondi per dare maggiore qualità ai servizi e alla sostenibilità dei corsi di laurea e la Regione Puglia, a cui sono ben note le necessità degli atenei, ha supportato finanziando le scuole di specializzazione di area medica, le Summer school, gli assegni di ricerca per rendere efficiente la Pubblica amministrazione e analizzare le politiche comunitarie, lo Sportello studenti stranieri, la socialità dei diversamente abili. Importante l’investimento per il Diritto allo studio. Significativa la misura Pass laureati che dà ai nostri giovani laureati la possibilità di formazione post universitaria.
Dal 2016 al 2018, attraverso Adisu, abbiamo erogato oltre 133 milioni euro per borse di studio, alloggi, ristorazione e mobilità internazionale. Inoltre, per l’anno accademico 2019/2020 abbiamo finanziato totalmente le borse di studio estendendo il riconoscimento del diritto anche per agli studenti degli ITS. Tanto abbiamo fatto e tanto ancora ci rimane da fare con i nuovi rettori, per lavorare insieme allo sviluppo del nostro sistema universitario che ha le carte in regola per competere in attrattività con altri atenei ritenuti più blasonati”.

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