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Elezioni comunali Matera, la Piazza di Schierarsi Matera: Fare le primarie sul programma

Assistiamo ormai da giorni, anzi settimane, a dichiarazioni, appelli, rendicontazioni pubbliche di incontri a due, a tre, a quattro o più soggetti nei quali si racconta di aver affrontato le questioni legate alla scelta del candidato sindaco di questa o quell’altra parte per le prossime elezioni comunali nella città di Matera.
Fiumi di parole che però, ogni volta, certificano semplicemente lo stallo di ogni trattativa nonché l’impossibilità, da parte di formazioni politiche e più o meno neonati movimenti civici, di non riuscire a trovare la quadra né sulle possibili alleanze né, tanto meno e soprattutto, sul nome del candidato sindaco, uomo o donna che sia.
Il grande assente di queste trattative sembra essere il programma, ovvero cosa fare per migliorare la qualità della vita nella nostra città e soprattutto guardare con ottimismo al futuro, attraverso proposte, investimenti, programmazione.
Non si parla di politiche o di scelte che permettano di guardare ad investimenti in settori strategici della città quali, per citare i più importanti secondo noi, cultura e turismo.
Si assiste invece al rito stantio della faticosa ricerca di un nome che accontenti quei potentati politici che da decenni amministrano la città sotto qualsiasi bandiera.
Un candidato o una candidata sindaco di garanzia, scelto su fragili equilibri, per continuare a guardare con benevolenza alle politiche del mattone, per continuare ad estromettere i cittadini dalle scelte che li riguardano, per continuare a portare avanti politiche che non rispettano l’ambiente sia urbano che periurbano, per continuare la spartizione di nomi e incarichi, agevolati anche dalle più elastiche norme di affidamento diretto, senza cioè passare da avvisi e bandi pubblici decisamente più trasparenti e aperti a tutti.
In tutto questo, mentre partiti e movimenti (a volte derivanti da partiti o capibastone in caccia libera al di fuori dei recinti del partito di provenienza) cercano un garante di questi interessi. la Piazza di Schierarsi Matera intende provare a riportare il focus su alcuni argomenti che potrebbero interessare tutti i cittadini e non solo quelle minuscole lobbies che stanno già provando a spartirsi la torta.
Chiediamo quindi a quanti sostengono le primarie per la scelta del candidato sindaco, a destra come a sinistra, di cogliere l’occasione per lanciare le primarie sugli impegni politici e di programma che quel candidato o quella candidata dovranno prendere e, se eletti, portare avanti.
Le primarie, infatti, sono uno strumento democratico che non dovrebbe essere usato solo quando più soggetti politici non riescono a trovare la maturità per concordare su un nome unitario, trasformando così un appuntamento di coinvolgimento in uno strumento di conta interna e di accordi segreti fra due o più correnti.
A questo punto, ai cittadini che andranno a votare per la scelta del sindaco, potrebbe essere consegnato un secondo foglio.
Dalle primarie non dovrebbe uscire solo un nome ma, anche, alcuni impegni programmatici chiari, votati e scelti dai cittadini che parteciperanno a quelle stesse consultazioni di base.
Cominciamo noi a dare alcuni suggerimenti su quelli che, secondo Schierarsi Matera, saranno i punti più importanti da affrontare nella prossima legislatura comunale:
– nessuna deroga urbanistica ulteriore in aree delicate come il Quartiere Piccianello, per cui stop al mega progetto di realizzazione di circa 160 appartamenti nell’area ex Barilla, con appartamenti non previsti nel Regolamento Urbanistico e, quindi, impossibili da realizzare;
-riacquisto dell’area ex Barilla, con un progetto Comune-Regione che preveda la realizzazione di un’area che ospiti fiere ed eventi congressuali, una cittadella del cinema a servizio delle produzioni interessate ad investimenti su Matera, una struttura modulare che ospiti concerti ed eventi culturali;
– indirizzi univoci, trasparenti e condivisi sulle modalità di spesa dei proventi della tassa sul turismo che devono essere impiegati esclusivamente (come previsto per legge) per iniziative che alimentino nuovamente il circuito turistico e non per operazioni creative utili a tappare i buchi dell’inefficienza amministrativa;
– creazione dei comitati di quartiere con modalità di consultazione e coinvolgimento regolamentate e semplificate;
– futuro del Parco Murgia e tutela di Cava del Sole, prendendo finalmente atto che la cava, così come è, risulta già fruibile “a norma di legge”;
– regole trasparenti e aperte a tutti per le nomine che l’amministrazione comunale dovrà portare avanti nei vari enti di cui è partecipe, attraverso criteri di competenza e non seguendo spartizioni politiche;
– stop all’idea di ulteriori fondazioni che servirebbero semplicemente a creare nuove poltrone per piazzare i trombati di turno.
Sono solo alcuni spunti per le “primarie del programma” che vedrebbero, finalmente, i cittadini coinvolti nelle scelte politiche. Siamo consapevoli, in ogni caso, che come già capitato negli ultimi anni, tali impegni potrebbero essere disattesi ma, almeno, resterà traccia del fallimento di chi, pur avendo preso un impegno con i cittadini, non avrà rispettato quel patto.
Ad oggi, invece, verrà richiesto ai cittadini di scegliere un nome a scatola chiusa, nome che potrà rivendicare di avere avuto l’investitura popolare senza aver preso alcun impegno!
Nel secondo caso, al danno del tradimento elettorale, dovremo aggiungere pure la beffa legata al rischio che i materani, per quanto pazienti, finiscano per disamorarsi ulteriormente della politica, alimentando così la platea dell’astensionismo.

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