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Elezioni regionali Basilicata, Enzo Acito (Azione): Nuove strategie, innovazione ed azioni mirate per il rilancio economico della Basilicata

“Il vero problema della Basilicata” afferma Enzo Acito, candidato consigliere regionale alle elezioni regionali di Basilicata del 21 e 22 aprile, nella lista di Azione a sostegno del candidato presidente Vito Bardi. “Sono i nostri giovani che lasciano la nostra terra per andare a studiare oppure a lavorare fuori, impoverendo questa regione, creando delle lacerazioni emotive nei genitori che vedono i figli partire e una diminuzione della presenza di giovani su questo territorio, con una conseguente riduzione della prospettiva di un rinnovo della classe dirigente”. Un problema, quello della fuga di cervelli che non si risolve solo economicamente, ma soltanto se si ha una visione di sviluppo della Regione. Quando sono stato assessore al comune di Matera con la giunta De Ruggieri con delega all’innovazione e alla pianificazione strategica, abbiamo creato il sistema dell’Hub di San Rocco che doveva servire a creare le condizioni per attrarre cervelli ed evitare che i nostri andassero via. Nei tre anni svolti in regione ho messo in moto una serie di meccanismi fra cui quello di finanziare l’Academy a Matera sulle imprese culturali e creative. Il progetto poi si è fermato e quello che intendo fare è riprendere questi progetti al momento rallentati, se non congelati, per creare un progetto visionario secondo il modello che viene utilizzato all’Università Federico II di Napoli. L’obiettivo è che i talenti che vengono attratti da queste borse di studio devono spingere i nostri ragazzi per fare impresa qui, nel nostro territorio, creando non solo posti di lavoro attraverso le micro e le piccole imprese nel settore culturale e creativo, ma attuando una vera a propria promozione di tutto il nostro territorio con una forte vocazione turistica”.

“L’ obiettivo è far diventare Matera punto di riferimento non solo per la regione, ma di tutto il meridione e addirittura dell’area mediterranea”. Per quanto riguarda le infrastrutture, nella predisposizione del piano strategico approvato in giunta regionale e poi in consiglio, avevo inserito il raddoppio della SS7 Matera Ferrandina, e la sua prosecuzione fino a Gioia del Colle, realizzando i due assi ferroviari e stradali che sono indispensabili per il territorio materano e provinciale, ma c’è un altro aspetto che andrebbe coltivato che è più semplice da realizzare perché comporta finanziamenti minori e tempi di esecuzione nettamente ridotti che è quella di portare la fibra in tutti i comuni della Basilicata. Solo con la fibra nei comuni, infatti, anche le piccole microimprese che si trovano nelle aree interne possono lavorare in tutto il mondo fornendo i propri servizi, invertendo la rotta della desertificazione delle aree interne per portare occupazione in quelle aree e per ridurre l’emorragia dei cervelli.”

“Per la linea ferroviaria  Matera – Bari, ho condotto  un’ altra grande battaglia sia con l’acquisto di tre nuovi treni, ma è necessario portare la ferrovia dello Stato da Matera a Gioia del Colle  che è collegata a Bari verso il corridoio Adriatico ed alla città di Taranto verso il porto, per la questione della Zes. Quindi collegare Matera a Gioia del Colle significa avere un collegamento che in 20 km ci permette di arrivare sul doppio binario elettrificato a Taranto e così facendo, con la ferrovia lo Stato si riescono anche a trasferire le merci, quindi tutta l’area di La Martella e Jesce sono collegate tramite Gioia del Colle al corridoio Adriatico e al porto di Taranto. Un collegamento fondamentale, quindi, per farci uscire definitivamente dall’isolamento dell’infrastrutture ferroviarie”. “Questa regione ha bisogno di uno scatto di orgoglio,” conclude Acito. Ha bisogno di pensare in grande e di uscire dalla logica del cappello in mano che deve chiedere il riconoscimento dei propri diritti, lo scatto d’oro significa pensare in grande cercare di uscire fuori da questa sorta di isolamento. Questa regione può essere una regione “laboratorio” che ha l’ambizione di diventare polo di attrazione di talenti, intorno ai quali si costruiscono le attività produttive che servono a far crescere il territorio”.

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