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Elezioni regionali in Basilicata, confermata la bassa affluenza alle urne

urne elettoraliIl dato finale dell’affluenza alle urne, per le elezioni regionali di Basilicata del 17 e 18 novembre, ha segnato il dato “record”, per questa regione, del 47,57%.

Una roba mai vista prima da queste parti.

Fino a qualche tempo fà addirittura “impensabile”, per una delle realtà italiane più tristi e povere, leader in clientelismo e sudditanza atroce subìta dalle popolazioni.

Qui, lo sfruttamento delle enormi ricchezze territoriali possedute avviene senza alcuno scrupolo o remora, ed è esercitato da decenni, in maniera criminale e perfettamente pianificata, da una classe politica predona, saccheggiatrice e spietata come non mai.

Il dato finale della mancata affluenza, corrispondente quindi al 52,43%, al quale si andranno ovviamente ad aggiungere le numerose schede bianche, nulle e non attribuibili che copiose stanno emergendo fin dalle prime fasi dello spoglio, è già di per sé una vera e propria “rivoluzione democratica”, e rappresenta, finalmente, l’atto di ribellione e di riscatto di una popolazione martire e succube delle bande politiche che da decenni la soggiogano.

A questa nuova “maggioranza assoluta” di popolo pacifico e democratico, stanco di subire e soffrire, va tutto il plauso e l’apprezzamento da parte del movimento astensionista politico italiano CVDP che, proprio in Basilicata, si è costituito esattamente 6 anni fa.

Per la CVDP – Commissione di Vigilanza per la Democrazia Partecipativa

(movimento astensionista politico italiano)

 

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