Emiliano a Barletta per la riunione del Comitato Ordine Pubblico
“Serviva avvicinare e migliorare quella che noi chiamiamo l’antimafia sociale, cioè quelle attività non repressive che non fanno la polizia e la magistratura, ma la società civile a partire dai sindaci per creare una sinergia. Perché noi stiamo vivendo una tragedia. Una tragedia familiare, una tragedia cittadina, una tragedia di tutta la regione. È evidente che una cosa del genere poteva accadere a qualunque ragazzo o ragazza, poteva accadere a chiunque. Colpisce al cuore anche la circostanza che Claudio Lasala fosse un ragazzo che aveva scelto dì presidiare la legalità, addirittura in modo professionale facendo un concorso per entrare nella Guardia di Finanza. È un colpo durissimo che ha scioccato e commosso anche le Forze dell’ordine e quindi serve una particolare reazione che, come hanno detto i genitori di Claudio, non può essere una vendetta. I genitori di Claudio sono da questo punto di vista straordinari”. Lo ha detto il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano al termine del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato a Barletta dal Prefetto Maurizio Valiante, alla presenza del commissario prefettizio di Barletta Francesco Alecci, dei dieci sindaci della Bat e dei rappresentanti delle associazioni di categoria. Lo stesso presidente Emiliano aveva chiesto questo incontro dopo l’omicidio di Claudio Lasala, di soli 24 anni.
“La risposta – ha proseguito Emiliano – deve essere costruire un sistema e una società che evitino che alcune generazioni, come forse è accaduto anche a causa di quello che abbiamo passato, vivano per strada come se la strada fosse un luogo dove poter fare quello che vogliono. E qui i sindaci, che sono bravissimi, hanno un ruolo molto importante per progettare una società diversa. La regione mette a disposizione tutti ciò che serve in termini di risorse finanziarie per migliorare ad esempio la presenza di telecamere e le attività di formazione alla legalità nelle scuole. Vogliamo aiutare le forze dell’ordine a rafforzare il rapporto di fiducia con i cittadini, perché abbiamo anche dovuto accettare tristemente l’idea, che i carabinieri mi hanno trasmesso, di una difficoltà nell’acquisire gli elementi di prova. Una difficoltà che è comprensibile e umana, ma che va rimossa. E per farlo non ci devono lavorare solo le forze dell’ordine o i magistrati, ma anche io devo dire alle persone fidatevi delle forze dell’ordine, se avete visto qualcosa parlatene, collaborate, fatelo in modo intelligente. Non è detto che ci si debba scoprire per raccontare una cosa a un carabiniere o a un poliziotto, si può fare in tante maniere. Il sindaco è a vostra disposizione se avete bisogno di un consiglio, io stesso sono a disposizione, il mio numero di telefono ce l’hanno tutti”.
Emiliano ha anche detto che bisogna aiutare gli esercenti dei negozi che sono anch’essi vittime di questi fatti: “Chi subisce un evento del genere nel proprio esercizio – ha spiegato – rischia moltissimo, rischia che in quel posto non ci vada più nessuno, che le forze di polizia abbiano dei dubbi su come si siano comportati, tutte cose che se non fosse accaduto nulla non si rischierebbero. Quindi bisogna anche tutelare i commercianti, ma in via preventiva. Se un commerciante subisce la presenza di spacciatori, subisce la presenza di persone equivoche che fuori dal suo locale fanno attività che lui non capisce bene, deve avere un interlocutore per poter raccontare questi fatti. Serve la collaborazione, lo scambio di informazioni, anche con sostegno tecnologico. Noi stiamo studiando un sistema per consentire di riversare tutte le immagini delle telecamere di aree interne in server che sottraggano i commercianti all’accusa, dopo un evento del genere, di averle consegnate loro”.
Rispondendo alle domande dei giornalisti il presidente ha detto: “Come possiamo fare per rendere più facile il compito delle forze dell’ordine? Come facciamo a consentire al sindaco di non essere lui stesso minacciato?
La scala dell’intimidazione non ha limite, si può arrivare persino a minacciare un magistrato quando la criminalità si sente particolarmente forte. L’unico mezzo per stopparla è giocare di squadra, scambiandosi informazioni, avendo fiducia gli uni negli altri. E avendo le risorse.
La regione mette a disposizione tutti i soldi che sono necessari per migliorare le telecamere esistenti, il coordinamento, se serve anche per avere più vetture, perché uno dei problemi che hanno le forze dell’ordine sono le auto non sufficientemente riservate per poter fare le indagini. Siamo a disposizione, vogliamo dare un senso al dolore che proviamo. Vogliamo provare a imparare da questa vicenda, come ci chiedono di fare i genitori dì Claudio. Io penso che possiamo imparare tanto”.
Il presidente Emiliano ha anche detto che quella della Bat è una prefettura molto attenta e “il Prefetto Valiante è uno dei migliori prefetti di Italia e sta facendo un lavoro fantastico”.
Il presidente della regione ha partecipato ai funerali di Claudio Lasala nella Cattedrale di Barletta.
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