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Emiliano e Matrangola partecipano all’evento finale del progetto per la legalità responsabile a Lecce

Il concerto della Banda Musicale della Polizia di Stato ieri sera nella maestosa cornice di piazza Duomo a Lecce ha chiuso il Progetto “Dire Fare Cambiare – I ragazzi, la memoria e l’impegno”, avviato il 22 gennaio 2024 con l’intento di sensibilizzare i giovani sul tema della “legalità responsabile”, sviluppare una cittadinanza consapevole e promuovere l’avvicinamento alle Istituzioni nel rispetto delle regole e dei valori della solidarietà e del coraggio.

L’iniziativa, sostenuta dalla Regione Puglia, è stata promossa dalla Questura di Lecce, in collaborazione con l’Ufficio Territoriale Scolastico provinciale, le associazioni “Libera” e “Nomeni per Antonio Montinaro”, la Fondazione “Don Tonino Bello”, la Fondazione antimafia sociale “Stefano Fumarulo”, il Teatro Pubblico Pugliese.

“Una bellissima serata che conclude un percorso dedicato ai giovani della provincia di Lecce che speriamo di riuscire a educare alla legalità, alla trasparenza, alla lealtà e alla verità – ha affermato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – La Banda della Polizia sottolinea l’emozione e l’importanza di questo evento. Mi fa piacere che abbiano offerto il loro contributo anche l’associazione Libera e in particolare il coordinamento dei parenti delle vittime di mafia di Tilde Montinaro, sorella di Antonio Montinaro, il capo scorta di Giovanni Falcone che ha perso la vita nella strage di Capaci. Un evento che lega indissolubilmente la Puglia al contrasto alle mafie, alla criminalità organizzata e ad ogni forma di illegalità”.

“L’educazione alla legalità è fondamentale per rafforzare il senso dello Stato e costruire gli anticorpi di cittadinanza contro ogni forma di criminalità. La forza delle idee di chi, con il sacrificio della propria vita, ha difeso il nostro Paese dalle mafie, attraverso progetti come questo, continua a generare impegno e bellezza”, ha aggiunto Viviana Matrangola, assessora regionale a Cultura, Legalità e Antimafia sociale.

“Questa è la tappa finale, o forse intermedia, di un progetto che abbiamo portato avanti come Questura di Lecce e che è rivolto alla memoria, ma soprattutto ai giovani – ha spiegato il questore di Lecce Vincenzo Massimo Modeo – Ci siamo sempre più resi conto che a lavorare con i ragazzi, interloquire con loro e lavorare sulle piattaforme che utilizzano, è qualcosa di essenziale in questo momento”.

All’evento finale in Piazza Duomo erano presenti, oltre alle massime autorità civili, militari e religiose, anche i ministri dell’Interno Matteo Piantedosi, degli Affari Europei Raffaele Fitto, il Capo della Polizia di Stato Vittorio Pisani, la presidente del consiglio regionale Loredana Capone, il presidente della provincia di Lecce Stefano Minerva e il sindaco Adriana Poli Bortone.

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