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Emiliano inaugura a Nardò il villaggio d’accoglienza per lavoratori migranti e il piazzale antistante intitolato a Stefano Fumarulo

Il presidente della regione Puglia Michele Emiliano ha inaugurato oggi a Nardò il villaggio d’accoglienza per lavoratori migranti, realizzato presso Masseria Boncuri, e il piazzale antistante alla memoria di Stefano Fumarulo, dirigente alle politiche per le migrazioni e per l’antimafia sociale scomparso lo scorso 12 aprile.

“La nostra vocazione all’accoglienza – ha detto il presidente Emiliano – ha dato vita, attraverso Stefano, a questa idea che si svilupperà in tutta la Puglia, non solo qui a Nardo. Quest’esperienza qui è cominciata anche grazie all’energia del sindaco Mellone che ha voluto fortemente questa foresteria per lavoratori. In questo luogo  chi legittimamente verrà a lavorare per aiutare la nostra agricoltura sarà ospitato in dignità e ordine, senza consentire alla criminalità organizzare di seguire il business dell’accoglienza illegale e del caporalato.

Abbiamo dato un’alternativa ai lavoratori e alle aziende che ora possono far risiedere i lavoratori di cui hanno bisogno senza dover piegare la testa di fronte ai caporali.

Pur non avendo la Regione tra le sue competenze quella della seconda accoglienza, perché dovrebbe essere un compito del governo nazionale e dell’Unione Europea, siamo intervenuti con le risorse dei pugliesi per garantire la dignità delle persone.

Tutto questo stasera, almeno nei miei occhi e di chi lo ha conosciuto, ha il volto, ha la voce e ha il cuore di Stefano Fumarulo, un grande dirigente della Regione Puglia del quale sentiamo moltissimo la mancanza.

Questo risultato ci spinge ad andare avanti, grazie alla volontà di vincere le battaglie che lui avrebbe voluto vincere. Adesso lo farà attraverso di noi”.

Molto partecipata la cerimonia di intitolazione, alla quale erano presenti il sindaco di Nardò Pippi Mellone, il prefetto di Lecce Claudio Palomba, i genitori di Stefano Fumarulo, le autorità civili e religiose.

“Oggi qui non inauguriamo semplicemente un villaggio – ha detto il sindaco Mellone – questo luogo è il simbolo del riscatto di una intera città e di un intero territorio. Realizziamo oggi il sogno di un ragazzo buono. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questo progetto ed in particolare un uomo che il 13 aprile di quest’anno mi fece una promessa, che quest’anno sarebbero arrivate le strutture per ospitare i nostri fratelli migranti.

Quella promessa è stata rispettata dal presidente Emiliano”.

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