Emiliano incontra il Coordinamento Antifascista di Puglia
Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha incontrato una delegazione del Coordinamento Antifascista di Puglia. All’incontro era presente anche la consigliera del Presidente per l’attuazione del programma, Titti De Simone. Il Coordinamento ha chiesto al Presidente Emiliano l’istituzione di un osservatorio regionale sul neofascismo, in accordo con le associazioni e i comitati che si occupano della materia, per studiare il fenomeno e per contrastarlo, come prevede la Costituzione repubblicana. L’osservatorio avrebbe il compito di monitorare comportamenti e affermazioni che possano configurare l’apologia di fascismo o la discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi, individuando così anche situazioni penalmente rilevanti e organizzare periodici incontri di informazione anche nelle scuole.
I componenti del Comitato hanno proposto inoltre alla Regione che lo Statuto della Regione Puglia torni alla formulazione originaria del 1971, quando nel primo articolo, tra i valori cui la Regione si ispira, c’era quello della Resistenza, formulazione sostituita nel 2004 con quella attuale, ritenuta più generica.
Il presidente Emiliano ha accolto le proposte, riservandosi di approfondirne l’attuazione soprattutto in quanto lo Statuto è materia consiliare. “L’osservatorio – ha detto Emiliano – potrebbe essere un valido aiuto – ha detto Emiliano – perché le avvisaglie che ogni giorno continuiamo a riscontrare ci dicono che il pericolo fascista, di un nuovo fascismo non è finito e che oggi chi compie crimini nascondendosi sotto simboli politici neofascisti accanendosi verso persone inermi vorrebbe farci tornare in una spirale di violenza. Ecco perché occorre studiare il fenomeno e l’Osservatorio – che potrebbe essere incardinato nella Presidenza – sarà un valido aiuto. La Regione tramite Pugliapromozione avvierà anche un programma di visite nei luoghi dell’antifascismo pugliese, per coltivare la memoria”.
I componenti della delegazione si sono detti anche d’accordo sul sollecitare una rapida calendarizzazione del DDL sull’omotransfobia per la sua approvazione in Aula. Il coordinamento antifascista è formato da ACT, ANPI, ARCI, CGIL, LIBERA, LINK, RETE DELLA CONOSCENZA, UDS, ZONA FRANKA.