Emissione odorigene a Monopoli, nota del presidente Emiliano e dell’assessore Stea
Ad integrazione del comunicato predisposto ieri dal Comune, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e l’assessore all’Ambiente Gianni Stea, ribadiscono “che non calerà l’attenzione sulla problematica degli odorigeni a Monopoli. Saranno indagate tutte le sorgenti emissive presenti sul territorio, a partire da quelle più rilevanti, al fine di individuare quelle che hanno arrecato i disturbi olfattivi e i miasmi lamentati dalla popolazione. Quanto detto, alla luce delle numerose segnalazioni recentemente pervenute da parte dei cittadini monopolitani.
La Regione Puglia – in particolare l’assessore Stea con la sua Struttura – ha attivato un tavolo tecnico permanente e ha disposto che Arpa Puglia effettuasse controlli a tappeto nell’area industriale di Monopoli, a tutela della salute pubblica e al fine di adempiere alle disposizioni della legge regionale targata Emiliano sul controllo degli odorigeni.
In esito ai primi rilievi effettuati, quindi, due siti sono stati posti sotto sequestro nella scorsa settimana, sono state campionate polveri e acque di scarico derivanti dalle attività ivi riscontrate. Sono in corso gli accertamenti analitici di laboratorio per la caratterizzazione di dette sostanze.
Si informano i cittadini che si procederà, di intesa con Arpa Puglia, Comune di Monopoli e Sezione di Vigilanza Ambientale regionale, ad una campagna di monitoraggio ‘di area’ mirata alla identificazione di tutte le fonti primarie, oltre che a specifici controlli emissivi, lato impianti, negli stabilimenti presenti nell’area industriale e artigianle del comune e di tutti quei siti in cui si detengono o comunque manipolano sostanze e composti delle zolfo che possono dar luogo, appunto, alla presenza di odorigeni (mercaptani), sostanze che, qualora non gestite secondo le migliori tecniche allo stato e disponibili (BAT), possono arrecare proprio quei disturbi olfattivi denunciati dalla popolazione. Tali controlli saranno effettuati nelle modalità previste dal Codice dell’Ambiente, a partire dagli Stabilimenti soggetti a specifica autorizzazione integrata ambientale che evidentemente sono, se non altro per grandezza e potenzialità di processo, quelli più impattanti.
Quindi, Regione, ASL, Arpa, Comune, Comitati cittadini e tutti i soggetti pubblici e privati, singoli o associati, sono invitati, senza distinzione di sorta, ogni due mesi, a partecipare ai tavoli di lavoro in cui si deciderà il prosieguo delle attività di controllo sul territorio, tavolo che opererà a tutela della salute pubblica e con l’intento di rendere impeccabile il servizio pubblico in favore della nostra regione, della nostra gente e dei dei numerosi turisti che si fermano ad ammirare le nostre bellezze naturali, la nostra storia, la nostra cultura”.